I fatti e gli eventi ecumenici più importanti come riportati dall'omonima rubrica dell'ultimo numero de Il Regno Attualità.

Morte di Paolo Ricca

Il 14 agosto si spegne a Roma, all’età di 88 anni, il pastore valdese Paolo Ricca, teologo di fama internazionale, già allievo di Karl Barth e osservatore al concilio Vaticano II. Tra i molti ruoli, era stato membro della commissione Fede e costituzione del CEC e docente di Storia della Chiesa presso la Facoltà valdese di teologia. È stato un protagonista del movimento ecumenico italiano, contribuendo attivamente al lavoro del SAE per molti decenni.

22a Conferenza metodista mondiale

La Conferenza metodista mondiale, il raduno delle Chiese della famiglia metodista-wesleyana che si tiene ogni 5 anni in una diversa parte del mondo, tiene la sua 22a edizione dal 14 al 18 agosto a Göteborg, in Svezia, sul tema «In movimento», declinato nei tre sottotemi di «Migrazione», «Pellegrinaggio» e «Luci che guidano». Nella concomitante riunione del Consiglio metodista mondiale viene eletta la nuova leadership: la vescova Debra Wallace-Padgett (presidente), Joshua Rathnam (vicepresidente) e il rev. Reynaldo Ferreira Leão-Neto (segretario generale). Il pastore Luca Anziani e la pastora Ulrike Jourdan sono indicati dall’Opera per le Chiese evangeliche metodiste in Italia come membri del nuovo Consiglio.

Chiese ortodosse e rapporti con la Russia – Ucraina ed Estonia

Il 20 agosto, con un voto di 265 a 29 (con 4 astensioni e 24 assenze), il Parlamento ucraino adotta una legge che «proibisce le attività delle organizzazioni religiose legate alla Russia», mettendo di fatto fuori legge la Chiesa ortodossa ucraina (UOC), che ha annunciato la sua piena indipendenza e autonomia dal Patriarcato di Mosca nel maggio 2022, sebbene non abbia dichiarato la vera e propria «autocefalia». Benché questa Chiesa neghi il sostegno all’invasione russa, la polizia ucraina ha ripetutamente fatto irruzione nelle sue sedi e perseguito il suo clero con l’accusa di diffondere la propaganda del Cremlino e «incitare all’odio». Molte voci, tra cui il CEC e papa Francesco, esprimono grave preoccupazione per l’impatto negativo della nuova legge sulla libertà religiosa, mentre essa è ritenuta giusta dal capo della Chiesa greco-cattolica ucraina, il card. Sviatoslav Schevchuk, e dal patriarca ecumenico Bartolomeo I. Nel caso per certi versi parallelo dell’Estonia – dove chiaramente la situazione è meno esacerbata –, il 31 luglio la Chiesa ortodossa estone (EOC) del Patriarcato di Mosca raggiunge un accordo con il Ministero degli interni riguardo a un piano di modifica del proprio statuto per eliminare i riferimenti al Patriarcato di Mosca e avviare delle discussioni tra l’EOC e la Chiesa apostolica ortodossa estone del Patriarcato Ecumenico (EAOC) per formare un’unica Chiesa ortodossa in Estonia.

Sinodo valdo-metodista – 850 anni del movimento valdese

Al centro del Sinodo delle Chiese valdesi e metodiste in Italia, che si tiene a Torre Pellice dal 25 al 30 agosto, quest’anno ci sono le celebrazioni per gli 850 anni dalla conversione del ricco mercante Valdo di Lione, che nel 1174 diede il via a un movimento che, intrecciandosi secoli dopo con la Riforma, portò alla nascita di una vera e propria Chiesa. Il Sinodo, che è l’assemblea generale che esprime l’unità delle Chiese valdesi, elegge la nuova Tavola valdese (l’organismo esecutivo), alla cui guida viene confermata come moderatora Alessandra Trotta. Anche il 2025 sarà un anno speciale per le Chiese valdesi e metodiste, in quanto si festeggeranno i 50 anni dal Patto d’integrazione che ha portato all’Unione delle Chiese metodiste e valdesi.

Chiese protestanti in Europa

Dal 27 agosto al 2 settembre si riuniscono a Sibiu (Romania), sul tema «Alla luce di Cristo – Chiamati alla speranza», circa 150 rappresentanti delle 96 Chiese membri della CPCE e numerosi altri consulenti teologici, esperti e ospiti del mondo ecumenico nella 9a Assemblea generale della Comunione delle Chiese protestanti in Europa (CPCE), che si riunisce ogni 6 anni. La CPCE si basa sulla cosiddetta Concordia di Leuenberg del 1973, un documento ecumenico protestante in cui le Chiese luterane e riformate, separate fin dalla Riforma, hanno superato le loro differenze e hanno dichiarato la comunione nella cena del Signore e il reciproco riconoscimento dei ministeri. L’accordo del 1973 non armonizza ancora le diverse dottrine tra i luterani e i riformati; semplicemente esse non sono più considerate divisorie («differenze riconciliate»); non s’applica a livello mondiale, ma solo alle Chiese membri del CPCE, che originariamente si chiamava «Leuenberg Church Fellowship». Qualche giorno prima dell’Assemblea, tuttavia, la Chiesa riformata ungherese ritira la sua partecipazione (rimanendo comunque membro della Comunione), a causa del dissidio sul documento di studio «Genere – sessualità – matrimonio – famiglia».

Daniela Sala

KEK-CCEE - Revisione della Carta ecumenica

Ai primi di luglio il Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa (CCEE, i cui membri rappresentano la Chiesa cattolica di 45 paesi del continente) e la Conferenza delle Chiese europee (KEK, che rappresenta 114 Chiese di tradizione ortodossa, protestante e anglicana da tutte le regioni d’Europa) inviano alle Chiese membro la prima bozza (bit.ly/BozzaCartaEcumenica) della nuova Charta oecumenica europea, che rielabora quella firmata a Strasburgo nel 2001. La nuova versione è più lunga e approfondisce maggiormente i temi della pace, della salvaguardia del creato, dell’accoglienza dei migranti, dei rapporti dell’Europa con il resto del mondo, oltre ad aggiungere una parte interamente nuova su nuove tecnologie e digitalizzazione. Mentre prima il testo si articolava in 3 sezioni (kerygma, ecumenismo, comune responsabilità in Europa), ora le sezioni sono 4 (kerygma, ecumenismo, ambiti d’incontro, campi per un impegno comune in Europa). I due organismi ecclesiali auspicano l’invio di commenti, proposte e suggerimenti da parte delle Chiese e degli organismi ecumenici entro il 15 ottobre all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Chiesa ortodossa russa – Scandalo su Hilarion

Quello che era parso nel 2022 come un «demansionamento» o un esilio del capo del Dipartimento per gli affari ecclesiastici esterni (DECR) del Patriarcato di Mosca, Hilarion Alfeyev, per il suo atteggiamento tiepido nei confronti dell’aggressione russa all’Ucraina, forse cambia di segno alla luce di alcuni dettagli emersi a margine di uno scandalo a sfondo sessuale rivelato dal quotidiano russo d’opposizione in esilio Novaya Gazeta il 5 luglio (bit.ly/3Y3zZV7, in russo). Tra le rivelazioni di uno studente di teologia russo-nipponico, infatti, si apprende che al nuovo metropolita della Chiesa ortodossa russa in Ungheria fu immediatamente dato il passaporto ungherese, che consente libertà di movimento nell’area Schengen. Aggiungiamo la lunga e fidata collaborazione tra Hilarion e il patriarca russo Cirillo, uno dei maggiori sostenitori della guerra contro l’Ucraina; la storica contiguità tra il DECR e i servizi d’intelligence russi; e la politica ormai apertamente filo-putiniana del premier ungherese Orbán. E la «missione» ungherese di Hilarion prende un colore molto più politico. In seguito allo scandalo, il 26 luglio il Patriarcato di Mosca nomina una commissione d’inchiesta e sospende Hilarion da tutti i suoi incarichi.

Dialogo cattolici-pentecostali

Il dialogo internazionale cattolico-pentecostale, co-sponsorizzato dal Dicastero per la promozione dell’unità dei cristiani e dalla Commissione della Pentecostal World Fellowship sull’unità e attualmente nella sua settima fase, tiene il 4o incontro di dialogo a Lisbona, in Portogallo, dal 6 al 12 luglio. Vengono presentate due relazioni sul tema «Sacramentalità e vita cristiana».

Rome call sull’intelligenza artificiale – Altre adesioni

Rappresentanti di varie religioni mondiali il 10 luglio firmano il patto sull’uso responsabile dell’intelligenza artificiale proposto dal Vaticano e chiamato Rome call. Secondo gli organizzatori dell’evento «AI Ethics for Peace» a Hiroshima, in Giappone, tra i 16 nuovi firmatari vi sono i rappresentanti delle religioni orientali. Diverse comunità religiose e grandi aziende informatiche come Cisco, Microsoft e IBM hanno già aderito all’Appello di Roma per l’etica dell’intelligenza artificiale pubblicato dalla Pontificia accademia per la vita nel 2020 (www.rome-call.org). La due giorni è stata organizzata dalla Pontificia accademia per la vita, da «Religions for Peace Japan», dall’«Abu Dhabi Forum for peace» degli Emirati Arabi Uniti e dalla Commissione per le relazioni interreligiose del Gran rabbinato d’Israele.

Papa Francesco riceve il rappresentante del patriarca di Mosca

L’11 luglio papa Francesco riceve in Vaticano il metropolita Antonio (Sevryuk) di Volokolamsk, già segretario personale del patriarca di Mosca Cirillo e da due anni capo del DECR del Patriarcato di Mosca. Mentre il Vaticano non dà dettagli sul contenuto del colloquio, il sito del Patriarcato di Mosca dichiara: «Durante l’incontro sono state discusse le questioni relative alle relazioni interconfessionali e agli sforzi congiunti nella sfera umanitaria (…) Nella stessa giornata il presidente del DECR ha avuto alcuni incontri di lavoro presso la curia romana. In particolare ha informato i suoi interlocutori sulla persecuzione in corso contro la Chiesa ortodossa canonica in Ucraina. Inoltre il metropolita Antonio di Volokolamsk ha spiegato dettagliatamente l’atteggiamento della Chiesa ortodossa russa nei confronti del documento Fiducia supplicans e ha presentato la revisione dello stesso da parte della Commissione biblico-teologica sinodale». Il rappresentante del Patriarcato ortodosso russo, che sostiene la guerra d’aggressione russa, e il capo della Chiesa cattolica si erano brevemente incontrati l’ultima volta in Vaticano circa un anno fa. Poco dopo il card. Matteo Zuppi, a cui il papa aveva affidato una missione di pace, si era recato a Mosca per un colloquio. Alla fine di giugno la mediazione della Santa Sede ha portato a uno scambio di prigionieri tra Ucraina e Russia. Tra i 10 ucraini rilasciati ci sono 2 preti greco-cattolici.

Fede e costituzione – Verso la VI Conferenza mondiale

Anche Fede e costituzione, la commissione teologica del Consiglio ecumenico delle Chiese (CEC) alla quale partecipa anche la Chiesa cattolica, centrerà la sua VI Conferenza mondiale, che si terrà nel 2025, sul 1700° anniversario del primo concilio delle Chiese cristiane a Nicea, una ricorrenza che sta catalizzando l’attenzione e l’azione di tutto il movimento ecumenico. Nel novembre 2023 il CEC ha accettato l’invito del capo della Chiesa ortodossa copta, papa Tawadros II di Alessandria, a tenere la conferenza mondiale nei pressi di Alessandria. Durante una visita di un’apposita delegazione del CEC in Egitto, dal 13 al 17 luglio, sono state rese note anche le date e il tema: dal 24 al 28 ottobre, su: «Quali passi ora verso l’unità visibile?».

SAE – Sessione estiva di formazione a Camaldoli

«Una terra da abitare e custodire» è il titolo della 60ª Sessione di formazione promossa dal Segretariato attività ecumeniche (SAE), che si tiene presso il monastero di Camaldoli dal 28 luglio al 3 agosto. Il versetto biblico che lo accompagna, «Il Signore Dio prese l’essere umano e lo pose nel giardino di Eden, perché lo coltivasse e lo custodisse» (Gen 2,15), esprime il senso di una riflessione sulla cura di quella casa comune che è il mondo creato, in un tempo di crisi socio-ambientale.

Dialogo luterani-ortodossi – Dichiarazione sul Filioque

Il 31 luglio, in una dichiarazione comune della Commissione internazionale congiunta per il dialogo teologico tra la Federazione luterana mondiale e la Chiesa ortodossa, le parti suggeriscono di utilizzare come testo del Credo «la traduzione dell’originale greco (senza il Filioque), nella speranza che ciò contribuisca a sanare le secolari divisioni tra le nostre comunità e ci permetta di confessare insieme la fede dei concili ecumenici di Nicea (325) e Costantinopoli (381)».

Daniela Sala