Ebraismo italiano – Morte di rav Richetti

Si spegne il 4 aprile a 71 anni il rabbino Elia Richetti, figura chiave del rabbinato italiano degli ultimi decenni. Di origini goriziane, di tradizione ashkenazita italiana, ha servito per anni le Comunità ebraiche del Nord Italia ed è stato presidente dell’Assemblea rabbinica italiana. Così lo ricorda in un messaggio del 6 aprile la Presidenza della Conferenza episcopale italiana: «Uomo di profonda cultura, figura di riferimento per l’ebraismo italiano e specialmente per le Comunità di Trieste e di Venezia, di Vercelli e di Merano, di Verona e di Napoli, rav Richetti si è distinto in particolare per aver custodito con cura e competenza le tradizioni e i canti, trasmettendoli con passione alle nuove generazioni».

Gregoriana – Studi giudaici

L’8 aprile la Pontificia università gregoriana annuncia l’istituzione al proprio interno di una licenza in Studi giudaici e Relazioni ebraico-cristiane.

Morte del card. Cassidy

Il 10 aprile si spegne all’età di 96 anni il card. Edward Idris Cassidy, già presidente del Pontificio consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani. Classe 1924, è stato il più importante prelato australiano in Vaticano per tre decenni, prima come diplomatico, poi brevemente come sostituto per gli Affari generali della Segreteria di stato e infine come presidente del Pontificio consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani dal 1989 al 2001, fino al suo ritiro. Come successore del leggendario cardinale olandese Jan Willebrands (1909-2006), Cassidy ha plasmato per 12 anni la linea ecumenica della Santa Sede, ricostruendo apprezzabilmente le relazioni ecumeniche con l’ortodossia, che si erano interrotte dopo il cambiamento politico del 1989-1990. È stato determinante nel processo che ha portato alla firma della Dichiarazione congiunta sulla dottrina della giustificazione nel 1999. Il 14 papa Francesco invia un telegramma al nunzio in Australia ricordando il card. Cassidy per «il suo zelo per la diffusione del Vangelo e il suo impegno per la promozione dell’unità dei cristiani».

Charta oecumenica – 20 anni

Veniva firmata 20 anni fa, il 22 aprile 2001, la Charta oecumenica, documento congiunto tra il Consiglio delle conferenze dei vescovi d’Europa (CCEE) e la Conferenza delle Chiese europee (KEK), contenente le linee guida per accrescere la cooperazione tra le Chiese cristiane in Europa. Il 12 aprile 2021 il pastore Christian Krieger, presidente della KEK, e il card. Angelo Bagnasco, presidente del CCEE, hanno firmato insieme una dichiarazione ecumenica congiunta in occasione dell’anniversario. In essa rinnovano l’impegno alla comunione ecclesiale e all’azione comune nelle mutate circostanze che stiamo vivendo. Il 22 aprile poi si svolge un momento ecumenico on-line e viene annunciata la pubblicazione di un libretto che potrà essere utilizzato durante tutto l’anno per le celebrazioni locali. Anche in Italia, il 20 aprile, viene diramato un messaggio ecumenico in occasione dei 20 anni della Charta oecumenica, firmato dal metropolita Polykarpos, arcivescovo d’Italia ed esarca per l’Europa meridionale (Sacra arcidiocesi ortodossa d’Italia), il card. Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza episcopale italiana, e dal pastore Luca Maria Negro, presidente della Federazione delle Chiese evangeliche in Italia.

Irlanda del Nord – Le Chiese sulle violenze

Bisogna «trattare con cura la nostra fragile pace»: così scrivono il 13 aprile, dopo giorni di scontri e violenze, le Chiese dell’Irlanda del Nord in una lettera aperta ai leader politici dell’Irlanda del Nord, ai governi del Regno Unito e dell’Irlanda e all’Unione Europea. «Le cause di questa recente esplosione di violenza sono complesse e, per alcuni aspetti, radicate». I leader cattolici e protestanti in Irlanda riconoscono i «fallimenti della leadership ecclesiale nel nostro ministero verso le comunità divise» e chiedono una «risposta unitaria» da parte dei politici alle recenti violenze in Irlanda del Nord e maggiori sforzi per affrontarne le cause profonde. Le tensioni riguardano anche la negoziazione di accordi commerciali derivanti dall’uscita del Regno Unito dall’UE, mentre la Repubblica di Irlanda ne rimane membro. I leader religiosi affermano che le preoccupazioni della comunità devono essere affrontate «in modo da rafforzare i nostri processi democratici piuttosto che minarli».

Santa Sede – Auguri per il ramadan

S’intitola «Cristiani e musulmani: testimoni di speranza» il Messaggio che il Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso invia ai «cari fratelli e sorelle musulmani» il 16 aprile per il mese di ramadan e ‘Id al-fitr 1442 h. / 2021 a. D. È una riflessione sulla speranza, che è «ciò di cui abbiamo davvero più bisogno di questi tempi», e afferma: «Noi, cristiani e musulmani, siamo chiamati a essere portatori di speranza per la vita presente e futura, e testimoni, costruttori e riparatori di questa speranza specialmente per coloro che vivono difficoltà e disperazione».

Società biblica in Italia – Nuovo presidente Mazzinghi

L’Assemblea ordinaria della Società biblica in Italia, discendente della Società biblica britannica e forestiera, il 18 aprile elegge un nuovo Consiglio d’amministrazione, che nomina come nuovo presidente il presbitero cattolico Luca Mazzinghi, docente di Antico Testamento alla Pontificia università gregoriana. Succede al pastore valdese Eric Noffke. All’agenzia NEV il nuovo presidente annuncia il progetto di un Nuovo Testamento greco con il testo critico dell’edizione Nestle-Aland, corredato da una doppia traduzione su due colonne parallele: da un lato la Bibbia della Riforma e dall’altro il testo della CEI 2008.

Italia – Sinodo Chiesa luterana

Il XXIII Sinodo della Chiesa evangelica luterana in Italia (CELI) tiene la sua seconda seduta on-line dal 29 aprile al 1° maggio su «Continuità, cambiamento, futuro – La misericordia come responsabilità della Chiesa». Interviene anche il pastore Martin Junge, segretario generale della Federazione luterana mondiale (FLM).

Daniela Sala