CEC – Ecumenismo nel 21° secolo

Costituito in seno al Consiglio ecumenico delle Chiese (CEC) dopo la IX Assemblea di Porto Alegre del 2006, il Comitato permanente sull’ecumenismo nel 21° secolo si riunisce ad Addis Abeba (Etiopia) dal 14 al 19 gennaio per concludere un rapporto da presentare alla X Assemblea del CEC, che si terrà a Busan (Corea del Sud) dal 30 ottobre all’8 novembre 2013. L’organismo è stato immaginato come uno strumento da un lato per riflettere in merito ai grandi cambiamenti globali (per fare un esempio: lo spostamento del baricentro della religione cristiana dal Nord al Sud del mondo) e al loro impatto sul cristianesimo e sul movimento ecumenico; dall’altro come un modo per garantire al CEC un ruolo di «regia» e coordinamento all’interno di un movimento ecumenico che a un secolo dalla sua costituzione si è visibilmente modificato.
Le attività ecumeniche oggi sono promosse a diversi livelli da Chiese che agiscono attraverso organismi di tipo conciliare (per esempio, oltre allo stesso CEC, organizzazioni ecumeniche regionali, associazioni sub-regionali e consigli nazionali di Chiese). Nel movimento si sono moltiplicati i soggetti: le comunioni cristiane mondiali, comunità ecumeniche, ministeri specializzati, organizzazioni internazionali, agenzie missionarie interconfessionali, collegi e associazioni teologiche, accademie ecumeniche, centri di formazione e così via. L’elevato numero di luoghi di partecipazione costituisce per le Chiese una sfida (anche economica vista la necessità di finanziarli).  Pur essendo chiaro sin dall’inizio che il movimento non poteva coincidere con alcun organismo o istituzione, nel tempo si è oggettivamente relativizzato il ruolo del CEC, che tuttavia ritiene di avere ancora un ruolo privilegiato per poter garantire la coerenza del movimento ecumenico a livello programmatico. Per giocare questo ruolo però ha dovuto fare i conti un altro grande cambiamento degli ultimi decenni: l’enorme diffusione del pentecostalismo e delle Chiese evangelicali, che non sono rappresentati nel CEC. Poiché del CEC non fa parte neanche la Chiesa cattolica, ne risulta che ormai l’organismo ginevrino non rappresenta che la minoranza dei cristiani in termini numerici. Di conseguenza nell’ultimo decennio ha promosso la costituzione di due nuovi soggetti interni/esterni, cioè il Global Christian Forum (cf.  Regno-att. 20,2011,705) e appunto il Comitato permanente sull’ecumenismo nel 21° secolo, nei quali sono rappresentate anche la Chiesa cattolica e le Chiese pentecostali, oltre agli altri principali soggetti ecumenici.

USA – Ordinariato per ex episcopaliani

Il 1° gennaio 2012 un decreto della Congregazione per la dottrina della fede erige un ordinariato per gruppi di anglicani negli Stati Uniti che vogliano entrare nella Chiesa cattolica insieme ai loro pastori. Si tratta dell’ordinariato personale della Cattedra di San Pietro. Cf. Regno-att. 2,2012,21.

Germania – Teologia islamica

Il primo Centro di teologia islamica in Germania viene inaugurato ufficialmente il 16 gennaio all’interno dell’Università di Tübingen, che ospita anche un’analoga struttura per la teologia protestante e una per la teologia cattolica, di cui fu decano Joseph Ratzinger dal 1966 al 1969. Sulla scelta di governare istituzionalmente la presenza delle diverse comunità religiose in Germania favorendone la formazione dei leader nell’ambito dell’università pubblica cf. Regno-att. 4,2010,87.

Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani

Come ogni anno dal 1908, si celebra in tutte le Chiese cristiane dal 18 al 25 gennaio la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, sul tema «Tutti saremo trasformati dalla vittoria di Gesù Cristo, nostro Signore».  La traccia è stata preparata quest’anno da un gruppo interconfessionale polacco. In occasione dell’apertura, durante l’udienza generale del 18, Benedetto XVI afferma che «la mancanza di unità tra i cristiani impedisce un annuncio più efficace del Vangelo, perché distrugge o mette in pericolo la nostra credibilità». «Per quanto riguarda le verità fondamentali della fede – prosegue –, ci unisce molto più di quanto ci divide.  Ma le divisioni restano, e riguardano anche varie questioni pratiche ed etiche, suscitando confusione e diffidenza, indebolendo la nostra capacità di trasmettere la Parola salvifica di Cristo».

Lavoro dignitoso

Il 23 gennaio viene pubblicato il volume Convergenze. Lavoro dignitoso e giustizia sociale nelle diverse tradizioni
religiose
. È stato elaborato congiuntamente dal CEC, dall’Organizzazione internazionale per il lavoro (ILO), dal Pontificio consiglio per la giustizia e la pace e dall’Organizzazione educativa, scientifica e culturale islamica. Analizza il tema della dignità del lavoro e dei lavoratori come valore condiviso nelle diverse tradizioni di fede, ribadendo la necessità che la classe politica collabori con le comunità di fede sui temi del sociale e della sicurezza e che insieme promuovano nuove politiche di mercato. Reperibile (non in italiano) su www.ilo.org.

KEK – Nuovo segretario

Il Comitato centrale della Conferenza delle Chiese europee (KEK), riunitosi a Ginevra dal 24 al 25 gennaio, elegge come nuovo segretario generale Guy Liagre, belga, 52 anni, sposato e padre di quattro figli, pastore e attualmente presidente della Chiesa protestante unita del Belgio. A giugno prenderà il posto del teologo romeno Viorel Ionita.

Benelux – Conferenza episcopale ortodossa

Si riunisce a Bruxelles il 26 gennaio la Conferenza episcopale ortodossa del Benelux, sotto la presidenza del metropolita Panteleimon del Belgio (Patriarcato Ecumenico). All’ordine del giorno la creazione di commissioni ecclesiastiche e l’organizzazione della vita ecclesiale. Da quando la VI Conferenza preconciliare panortodossa di Chambésy nel 2009 lo ha stabilito, in tutti i paesi europei si stanno costituendo, sul modello cattolico, conferenze episcopali che rappresentano tutte le diverse giurisdizioni ortodosse presenti su un territorio nazionale (a volte storicamente in competizione). La prospettiva indicata è quella di dare vita, a lungo termine, a delle Chiese nazionali autonome nei paesi di diaspora ortodossa.

Patriarcato di Mosca – Chiesa greca

Il 26 gennaio, nel corso di un incontro con i responsabili del partito greco conservatore Nuova democrazia, il patriarca Cirillo della Chiesa ortodossa russa annuncia che si farà promotore di una raccolta di fondi tra le Chiese russe per aiutare i greci nell’attuale momento di difficoltà conseguente alla crisi del debito del paese. Come già nello scorso dicembre l’interessamento di Mosca per l’arresto dell’igumeno di Vatopedi, uno dei monasteri più importanti del Monte Athos, questa «interferenza» nella regione per eccellenza legata culturalmente al Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli è leggibile sullo sfondo della contesa tra i due Patriarcati per guadagnarsi sfere d’influenza maggiori in vista della preparazione del futuro Concilio panortodosso.