Londra – Cristiani della Terra santa

Ha luogo a Lambeth Palace, convocata congiuntamente dall’anglicano arcivescovo di Canterbury, Rowan Williams, e dal cattolico arcivescovo di Westminster, Vincent Nichols, il 18 e 19 luglio una Conferenza sui cristiani in Terra santa. Vi partecipano una novantina di capi di Chiese, politici, attivisti e giornalisti per riflettere sull’emergenza delle estenuate Chiese cristiane nei Luoghi santi e individuare concrete vie d’azione in loro sostegno. Tra gli intervenuti mons. Fouad Twal, patriarca latino di Gerusalemme; Suheil Dawani, arcivescovo anglicano di Gerusalemme; il card. Jean-Louis Tauran, presidente del Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso. Molti degli interventi sottolineano come la presenza dei cristiani in Terra santa sia vitale per l’identità cristiana, e fondamentale per la pace nella regione e di conseguenza nel mondo. Molto spazio viene riservato al confronto sulla cosiddetta primavera araba, alle speranze di evoluzione democratica suscitate, ma anche ai timori di una transizione verso l’islam politico. Secondo il patriarca latino di Gerusalemme, Fouad Twal, l’allargamento del movimento giovanile alla Palestina è molto probabile. Numerose le misure concrete individuate nel corso della conferenza per un aiuto tangibile delle Chiese ai cristiani della Terra santa: una pressione diplomatica sulle autorità israeliane per un accesso più agevole ai Luoghi santi, in particolare dalla Cisgiordania; sostegno alle associazioni come Friends of the Holy Land (Amici della Terra santa), fondata sotto l’egida della Chiesa cattolica britannica e ora sostenuta congiuntamente anche dalla Chiesa d’Inghilterra come progetto ecumenico; incoraggiamento alle organizzazioni caritative per l’attivazione di progetti in loco; incoraggiamento a pellegrinaggi e a un turismo nei Luoghi santi che non s’indirizzino semplicemente alle visite archeologiche ma anche all’incontro con le comunità viventi; progetti di microfinanziamenti e formazione ai cristiani in Israele e Territori occupati; gemellaggi tra parrocchie. Un servizio dettagliato di John Allen è apparso su ncronline.org il 21 luglio.

Cechia – Giubileo di Hus (2015)
All’inizio di settembre viene costituita nella Repubblica ceca una Commissione mista di rappresentanti delle Chiese e dello stato per una ricostruzione storica della figura di Jan Hus, teologo boemo sostenitore della necessità di una riforma della Chiesa, scomunicato nel 1411 e arso sul rogo a Costanza nel 1415. L’intenzione della Commissione, che può avvalersi anche dei risultati dei due simposi internazionali di Bayreuth (1993) e Roma (1999) e della domanda di perdono espressa in quest’ultima occasione da Giovanni Paolo II (cf. Regno-att. 2,2000,18), è quella di liberare la figura di Hus dai luoghi comuni e dalle incrostazioni storiche per presentarne il profilo religioso e spirituale, in vista del «giubileo di Hus» che si terrà nel 2015.

Alleanza battista mondiale
Dal 4 al 9 luglio si tiene a Kuala Lumpur (Malesia) l’assemblea annuale dell’Alleanza battista mondiale. Tra i molti temi trattati viene riservata una particolare attenzione alle relazioni tra battisti e musulmani, che richiedono un approfondimento e un maggiore sviluppo al fine di trovare modi per vivere in pace.

Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani 2012
L’11 luglio viene diffuso il sussidio per la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani 2012, attualmente reperibile su www.vatican.va (nella sezione dedicata al Pontificio consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani) e sul sito del Consiglio ecumenico delle Chiese www.oikoumene.org, per il momento solo in inglese, francese, tedesco e spagnolo. Il tema è «Tutti saremo trasformati dalla vittoria di nostro Signore Gesù Cristo» (cf. 1Cor 15,51-58), e viene sviluppato da un gruppo composto da rappresentanti delle Chiese cattolica, ortodossa, vecchiocattolica e protestante attive in Polonia. È dedicato alla memoria di mons. Eleuterio Fortino, sottosegretario del Pontificio consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani, scomparso nel 2010 (cf. Regno-att. 18,2010,651).

Fede e costituzione
Dal 16 al 20 luglio si tiene a Gazzada (MI) la riunione annuale di Fede e costituzione, la commissione teologica del Consiglio ecumenico delle Chiese alla quale partecipa anche la Chiesa cattolica. Secondo il direttore John Gibaut l’evento costituisce uno «spartiacque nella recente storia di Fede e costituzione», compiendo progressi significativi nei tre studi principali in cui è attualmente impegnata: il discernimento morale nelle Chiese, le fonti dell’autorità e l’ecclesiologia. Viene esaminata una prima bozza di un documento sulla natura e la missione della Chiesa, che sviluppa il precedente del 2005. Viene anche approvata in linea di principio la proposta di sostituire le attuali commissioni permanente e plenaria con un organismo più ristretto e snello, proposta che dovrà passare al vaglio del Comitato centrale del CEC nel 2012.

Attentati in Norvegia
L’attentato dinamitardo e la strage di giovani, con oltre 90 vittime, compiuti il 22 luglio a Oslo e nell’isola di Utoya da Anders Behring Breivik, estremista di destra sedicente cristiano, suscitano profondo dolore e turbamento in tutto il mondo, mentre tutti i principali capi di Chiese esprimono la loro vicinanza al popolo norvegese. Una tra le domande più inquietanti è relativa all’affermazione del terrorista di agire «in difesa della cultura cristiana», fatta in vari forum e dettagliatamente argomentata in un manifesto risalente a diversi mesi prima.

SAE - Sessione estiva
La XLVIII sessione estiva di formazione del Segretariato attività ecumeniche (SAE) si tiene a Chianciano Terme dal 24 al 30 luglio sul tema «Camminare in novità di vita (Rm 6,4). In dialogo sull’etica». Si tratta del primo appuntamento di un tema biennale, che si concentra quest’anno su una riflessione di fondo sull’etica ecumenica, per concludere il prossimo con l’esame di tematiche specifiche.

India – Sciopero della fame
Più di mille persone (tra cui 300 preti) partecipano a uno sciopero della fame, organizzato a New Delhi dal 25 al 27 luglio, per chiedere al governo di garantire lo status di scheduled caste anche ai dalit cristiani e musulmani. Il digiuno, a cui aderiscono 15 vescovi (tra i quali mons. Vincent Michael Concessao, arcivescovo cattolico di Delhi), leader religiosi, fedeli cristiani e islamici e movimenti per i diritti umani, culmina il 28 luglio in una marcia verso il Parlamento. Risale al 1950 l’approvazione in Parlamento dell’art. 3 della Costituzione sulle scheduled caste, in base al quale si riconoscono diritti e agevolazioni economiche, educative e sociali solo ai dalit indù (dal 1956 e dal 1990 rispettivamente anche a buddhisti e sikh). I dalit sono circa 170 milioni su 1,2 miliardi di indiani. I cristiani, per la maggior parte cattolici, sono in India circa 23 milioni.