Bose – Convegno di spiritualità ortodossa

Dal 4 al 6 settembre presso il monastero di Bose, in Piemonte, si tiene il XXVII Convegno ecumenico internazionale di spiritualità ortodossa, organizzato in collaborazione con le Chiese ortodosse, sul tema «Chiamati alla vita in Cristo». L’incontro, cui partecipano esponenti di molte Chiese e studiosi da diverse parti del mondo, esplora il senso della vocazione umana e della vocazione cristiana nella Chiesa e nel mondo nel tempo presente. In particolare, tra i rappresentanti delle Chiese ortodosse, partecipano l’arcivescovo Hilarion di Volokolamsk, responsabile delle relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca, e l’arcivescovo Job di Telmessos, in rappresentanza del patriarca ecumenico di Costantinopoli.

KEK – Conferenza di pace di Parigi

Vuole ricordare la Conferenza di pace di Parigi del 1919 l’omonima iniziativa che si tiene nella capitale francese dal 10 al 12 settembre. È organizzata nel 60° della propria fondazione dalla Conferenza delle Chiese europee (KEK), organismo ecumenico che unisce 114 Chiese di tradizione ortodossa, protestante e anglicana in Europa per il dialogo, la difesa e l’azione comune per la promozione della pace e per l’unità della Chiesa. Durante la Conferenza è stato anche condiviso un documento in 4 punti, articolato sui temi di un patto per l’umanità, della solidarietà umana ed ecologica, della pace giusta e della pace come vocazione apostolica.

Santa Sede – Nuovo comitato cattolico-islamico

Il nuovo Comitato superiore per la fratellanza umana, nato in agosto (cf. Regno-att. 16,2019,490), tiene il suo primo incontro in Vaticano l’11 settembre (anniversario degli attacchi terroristici negli Stati Uniti). L’organismo ha l’intento di diffondere e attuare il Documento sulla fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune, firmato il 4 febbraio 2019 da papa Francesco e dal grande imam di Al-Azhar Ahmad Al-Tayyib (cf. Regno-doc. 5,2019,129). Come prima iniziativa il gruppo di esperti vuole proporre una «giornata della fratellanza umana» alle Nazioni Unite, da celebrare ogni anno tra il 3 e il 5 febbraio. Il 18 settembre il Comitato annuncia l’inclusione del rabbino M. Bruce Lustig della Congregazione ebraica di Washington tra i suoi membri, portando il totale dei membri a 8.

Germania – Gruppo di lavoro ecumenico

La partecipazione reciproca tra cattolici ed evangelici alle celebrazioni dell’eucaristia e della santa cena nel rispetto delle diverse tradizioni liturgiche è giustificata teologicamente. È il parere del Gruppo di lavoro ecumenico (ÖAK), che l’11 settembre presenta a Francoforte il documento Insieme alla mensa del Signore (bit.ly/32gKchr), elaborato nel corso degli ultimi 10 anni. Il Gruppo di lavoro ecumenico è costituito da teologi che dal 1946 cercano di sostenere il processo ecumenico in Germania discutendo insieme questioni dogmatiche. Lavora in modo indipendente, ma informa regolarmente la Conferenza episcopale tedesca e il Consiglio della Chiesa evangelica in Germania sulle deliberazioni. È presieduto dal vescovo Martin Hein (Chiesa evangelica di Kurhessen-Waldeck) e dal vescovo di Limburg Georg Bätzing.

Francia – Arcidiocesi ortodossa passa a Mosca

In settembre si consuma il passaggio dell’arcivescovado ortodosso dei russi europei dalla giurisdizione canonica del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli al Patriarcato di Mosca. Tuttavia questo non si compie in modo legalmente «ortodosso». Infatti l’Assemblea dell’esarcato (7 settembre) non ha raggiunto la maggioranza dei 2/3 prevista dagli statuti, ma Jean Renneteau, l’arcivescovo, decide comunque il 14 settembre di passare al Patriarcato di Mosca insieme a una parte del clero. Ma siccome la maggioranza del Consiglio dell’arcivescovado (7 su 12) è ancora a favore di Costantinopoli, vi sono ora due gruppi rivali, ciascuno dei quali reclama il diritto di governare l’ente legale. I membri del Consiglio infatti sono anche i consiglieri d’amministrazione.

Francesco – Lettera a Bartolomeo sulle reliquie

Il 13 settembre la Sala stampa della Santa Sede pubblica la lettera, datata 30 agosto, che papa Francesco ha inviato al patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I per accompagnare il prezioso dono delle reliquie di san Pietro apostolo, in occasione della festa degli apostoli Pietro e Paolo (cf. Regno-att. 14,2019,435). Afferma Francesco: «Mentre riflettevo sulla nostra reciproca determinazione di procedere insieme verso la piena comunione (…) mi è venuto in mente il dono che il patriarca Atenagora fece a papa Paolo VI: un’icona che rappresentava i due fratelli Pietro e Andrea mentre si abbracciavano, uniti nella fede e nell’amore per il loro Signore comune (…) Così, nella pace che nasce dalla preghiera, ho sentito che avrebbe avuto un significato importante che alcuni frammenti delle reliquie dell’apostolo Pietro fossero poste accanto alle reliquie dell’apostolo Andrea, che è venerato come patrono celeste dalla Chiesa di Costantinopoli».

Cattolici e luterani – 20 anni della Dichiarazione di Augsburg

La Federazione luterana mondiale (FLM) e il Pontificio consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani, in una lettera firmata dai due co-presidenti e pubblicata il 16 settembre (bit.ly/33wOtgH), invitano le Chiese luterane e cattoliche a utilizzare una liturgia preparata congiuntamente e altri materiali per celebrare il 20° anniversario della Dichiarazione congiunta sulla dottrina della giustificazione, firmata insieme il 31 ottobre 1999. Nel documento che accompagna la pubblicazione dei materiali il segretario generale della FLM, il rev. Martin Junge, e il presidente del Pontificio consiglio, il card. Kurt Koch, sottolineano che «È molto di più quello che ci unisce di quello che ci divide», e chiedono ai vescovi e ai leader delle Chiese luterane e cattoliche di includere nelle celebrazioni anche le Chiese delle tradizioni metodiste, anglicane e riformate, che hanno successivamente firmato la Dichiarazione.

Daniela Sala