Chiese ortodosse – Sinodalità

In una serie di convegni dal titolo «Listening to the East» (Ascoltare l’Oriente), su iniziativa della Fondazione Pro Oriente (Vienna) e dell’Istituto di studi ecumenici dell’Angelicum, con il patrocinio del Dicastero per la promozione dell’unità dei cristiani e della Segreteria generale del Sinodo dei vescovi, presso la Pontificia università San Tommaso d’Aquino, viene trattato il tema della sinodalità mettendosi in ascolto dell’esperienza delle Chiese ortodosse. Il primo convegno si tiene il 2 e 3 novembre sulla sinodalità nella Chiesa ortodossa, mentre il 23 e 24 si ascolta la tradizione siriaca e il 25 e 26 novembre le Chiese ortodosse orientali o precalcedonesi, cioè quelle che hanno in comune con le altre Chiese il riconoscimento dei primi tre concili ecumenici (Nicea 325, Costantinopoli 381 ed Efeso 431), ma non quello di Calcedonia (451).

Bahrein – Forum per il dialogo

Dal 3 al 6 novembre papa Francesco si reca nel Bahrein per partecipare al «Forum del Bahrein per il dialogo: Est e Ovest per la coesistenza umana».

Dialogo cattolico-ortodosso – Database on-line

Il 3 novembre viene inaugurato dal Comitato direttivo della Pro Oriente per il dialogo cattolico-ortodosso un nuovo database on-line (www.orthcath.net) contenente dichiarazioni, documenti e testi congiunti pubblicati dal 1960 in poi a vari livelli di ufficialità e provenienza geografica. Alcuni testi sono disponibili in 4 lingue occidentali (tedesco, inglese, francese e italiano) e altrettante orientali (greco, romeno, russo e serbo).

Chiesa ortodossa di Cipro – Morte di Chrysostomos II

Il 7 novembre si spegne per una lunga malattia Chrysostomos II, arcivescovo di Nea Giustiniana e di tutta Cipro, che dalla sua elezione nel 2006 aveva guidato la Chiesa ortodossa dell’isola. La cerimonia funebre si tiene il 12 novembre ed è presieduta dal patriarca ecumenico Bartolomeo. È la prima volta che il patriarca Bartolomeo, la cui sede di Costantinopoli com’è noto si trova in Turchia, si reca a Cipro; aveva sempre evitato la visita per non creare incidenti diplomatici con il proprio paese, che dal 1974 occupa illegalmente una parte dell’isola. Subito dopo vengono avviate le procedure per l’elezione del successore, e per la prima volta a comporre la terna di candidati tra i quali il Santo Sinodo sceglierà saranno tutti i fedeli battezzati, purché maggiorenni e residenti nell’isola da almeno un anno. I candidati sono 5, e al momento appaiono favoriti Anastasio di Limassol, 63 anni, e Isaia di Tamasos, 51 anni. Entrambi fanno parte dell’ala conservatrice e avevano votato contro il riconoscimento della nuova Chiesa ortodossa di Ucraina (oltre che opporsi alla visita di papa Francesco). Tuttavia dopo la guerra in Ucraina hanno manifestato un allontanamento dalla Chiesa ortodossa russa e un avvicinamento al Patriarcato Ecumenico.

Fede e costituzione – Nuovo direttore

Il Consiglio ecumenico delle Chiese (CEC) il 17 novembre nomina il teologo serbo-ortodosso Andrej Jeftic nuovo direttore della sua commissione teologica Fede e costituzione, di cui fa parte a pieno titolo anche la Chiesa cattolica pur non essendo membro del CEC. Jeftic subentra al pastore presbiteriano brasiliano Odair Pedroso Mateus.

Germania – Ospitalità eucaristica

Tra i temi trattati durante la visita ad limina dei vescovi tedeschi a Roma, dal 14 al 18 novembre, c’è quello sulle possibili vie per una comunione della cena del Signore o eucaristia tra cattolici e protestanti, dopo l’apprezzamento manifestato dalla Conferenza episcopale tedesca per il documento del Gruppo di lavoro ecumenico di teologi evangelici e cattolici in Germania Insieme alla tavola del Signore e le critiche sollevate invece dalla Congregazione per la dottrina della fede. Lo ha riferito la segretaria generale della Conferenza episcopale tedesca, Beate Gilles, ai giornalisti presenti alla conferenza stampa conclusiva il 19. Il cardinale svizzero Kurt Koch, prefetto del Dicastero per la promozione dell’unità dei cristiani, ha condotto un’accesa discussione con diversi vescovi tedeschi. Secondo Gilles tuttavia la prospettiva teologica del card. Koch non corrisponde a quella pastorale del documento, che voleva trovare un approccio pastoralmente responsabile per i fedeli alla comunione della cena del Signore e dell’eucaristia. Un dibattito teologico sul documento è ancora in corso.

Pasqua – Data comune

Nel mese di novembre riemerge con forza il tema di una data comune per la Pasqua, in collegamento con la celebrazione del 1700° anniversario del concilio di Nicea nel 2025. Il 18 novembre il patriarca ecumenico Bartolomeo I in un’intervista ai media turchi riportata dalla Pro Oriente si dichiara fiducioso che presto ci sarà una data di Pasqua comune per tutte le Chiese, e afferma che sono in corso colloqui tra i rappresentanti delle Chiese cattolica e ortodossa per raggiungere un accordo sulla celebrazione congiunta della risurrezione di Cristo. Nel 2021 il capo della Delegazione permanente del Patriarcato di Costantinopoli presso il Consiglio ecumenico delle Chiese (CEC), l’arcivescovo Job Getcha di Telmessos si era dichiarato a favore della riforma del calendario ortodosso. E il papa-patriarca copto Tawadros II aveva auspicato lo stesso in una lettera a papa Francesco qualche anno fa. Le Chiese ortodosse stabiliscono ancora la data della Pasqua in base al calendario giuliano, in uso nel 325 quando fu fissato il sistema di calcolo del giorno di Pasqua. Tuttavia il calendario giuliano è astronomicamente impreciso e porterebbe nel corso di qualche secolo a celebrare la Pasqua in estate. È soprattutto la Chiesa ortodossa russa a opporsi al progetto.

Congresso ebraico mondiale – Kishreinu

Il 22 novembre per la prima volta viene accolto da papa Francesco in visita privata il Congresso ebraico mondiale. L’organismo presenta la bozza di un documento in progress sulle relazioni tra il mondo cattolico e quello ebraico, dal titolo Kishreinu – I nostri legami, che vuole porsi come risposta alla dichiarazione Nostra aetate del concilio Vaticano II.

Daniela Sala