I cristiani nel mondo – Statistiche

Il 21 dicembre viene diffusa dal Pew Forum (www.pewforum.org), autorevole istituto di statistica americano, la ricerca Gobal Christianity sulla diffusione e la distribuzione della popolazione cristiana globale. Il cristianesimo emerge come la religione più diffusa nel mondo, con 2,18 miliardi di persone (1,6 miliardi i musulmani). I cattolici sono il 50,1% dei cristiani, i protestanti il 37%, gli ortodossi il 12% e il resto seguaci di varie denominazioni. Globalmente i cristiani rappresentano all’incirca la stessa percentuale di popolazione di cento anni fa, ma è molto diversa la loro distribuzione geografica.  Oggi il maggior numero di cristiani (36,8%) è nelle Americhe, mentre l’Europa è al secondo posto (25,9%). L’Africa sub-sahariana ora rappresenta il 23,6% dei cristiani e l’Asia-Pacifico il 13,1%.  «Alcuni dati – si legge nella sintesi della ricerca – evidenziano quanta strada il cristianesimo abbia percorso dalle sue origini storiche: benché sia nato nel Medio Oriente, oggi questa regione ha sia la minore concentrazione di cristiani (circa il 4% della popolazione) sia il minor numero di cristiani (circa 13 milioni); l’Indonesia, un paese a maggioranza musulmana, ospita più cristiani di tutti i 20 paesi del Medio Oriente messi insieme; la Nigeria ora ha il doppio dei protestanti (in senso lato, compresi anglicani e Chiese indipendenti) della Germania, luogo d’origine della Riforma; il Brasile ha il doppio dei cattolici che ha l’Italia; benché i cristiani costituiscano meno di un terzo della popolazione mondiale, sono la maggioranza in 158 paesi, circa i due terzi del totale; circa il 90% dei cristiani vive in paesi dove i cristiani costituiscono la maggioranza della popolazione, mentre solo il 10% circa dei cristiani nel mondo vive in condizione di minoranza».  I cattolici sono in tutto 1.100 milioni. I protestanti sono 801 milioni. Solo 2 dei paesi con la più numerosa comunità protestante sono ormai europei. Gli ortodossi sono 260 milioni, il 39% dei quali in Russia. Quanto ai movimenti trans-denominazionali, i cristiani pentecostali sono circa 279 milioni, i carismatici 305 milioni e gli evangelicali 285 milioni.

CEC – Libertà religiosa
Il Consiglio ecumenico delle Chiese (CEC) ha avviato un processo di studio sulla situazione della libertà religiosa nel mondo nel corso di una consultazione internazionale tenutasi a Istanbul dal 28 novembre al 1° dicembre presso il Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli. Sono stati esaminati 27 paesi in diverse regioni del mondo, oltre a diversi esempi di violazione della libertà religiosa e di soluzioni positive per la tutela di tale diritto. Il prossimo incontro – nel quale sarà presentato un primo rapporto sulla libertà religiosa – si terrà in Cina in giugno.

Mosca – Chiesa ortodossa ed elezioni
Il 4 dicembre si svolgono in Russia le elezioni per il rinnovo della Duma, la Camera bassa del Parlamento, con la vittoria, tra accuse di brogli e irregolarità, del partito di governo Russia unita. Dopo la proclamazione dei risultati monta un movimento di protesta che porta in piazza oltre 50.000 persone il 10 dicembre e oltre 100.000 il 24 dicembre, nelle manifestazioni più grandi degli ultimi 15 anni. Gli indignados russi sono per lo più cittadini appartenenti alla classe media, che chiedono l’annullamento del voto e l’indizione di nuove elezioni politiche in febbraio. Il Patriarcato di Mosca, schierato su una posizione di endorsement rispetto al governo, è costretto a mediare rispetto a un discreto numero di preti e fedeli che condividono le ragioni della protesta. Il patriarca Cirillo chiede il 18 dicembre l’apertura di «un vero dialogo civile in modo da non distruggere la vita della nazione »; esorta le autorità civili ad ascoltare le ragioni del popolo; e a metà gennaio, in un’intervista trasmessa sul primo canale della televisione, esorta il potere politico ad agire secondo verità e a dimostrare di sapersi riformare.

Cipro – Ebrei e ortodossi
Il 6 dicembre Yona Metzger, gran rabbino d’Israele, e l’arcivescovo ortodosso Chrysostomos, primate della Chiesa di Cipro (una delle 14 Chiese ortodosse autocefale, cioè indipendenti), firmano a Nicosia una dichiarazione comune che definisce illegittima la dottrina della colpevolezza collettiva degli ebrei per il deicidio di Gesù. È la prima volta che una Chiesa ortodossa rigetta esplicitamente tale dottrina, che ha costituito nella storia uno dei principali fattori di sviluppo dell’antisemitismo. Nella dichiarazione i due leader religiosi condannano il proselitismo e s’impegnano inoltre a rafforzare le relazioni tra la Chiesa e il popolo ebraico. Il gesto si accompagna a un più generale rafforzamento dei legami tra Cipro e Israele, contemporaneamente all’indebolirsi delle relazioni tra quest’ultimo e la Turchia.

Dialogo cattolici-giainisti
Ha luogo a Roma il 6 dicembre il secondo incontro (il primo si era tenuto nel 1995) fra una delegazione del Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso, guidata dal presidente, il card. Jean-Louis Tauran, e una delegazione giainista, presieduta da Nemu Chandaria, vicepresidente del Consiglio direttivo dell’Istituto giainista. Il giainismo, che conta circa 3 milioni di adepti concentrati soprattutto nella regione indiana del Gujarat, predica la dottrina della ahimsa, il rispetto assoluto verso qualsiasi forma di vita. Nel corso del colloquio vengono esaminati il principio giainista della «non violenza» e quello cristiano della «carità», e vengono individuati elementi comuni che possono promuovere la collaborazione reciproca.

Il rabbino Jonathan Sacks dal papa
Ricambiando la visita ricevuta nel settembre 2010 da Benedetto XVI nel corso del suo viaggio nel Regno Unito, e ricordata come «un bellissimo momento », il 12 dicembre il rabbino capo delle Congregazioni ebraiche unite del Commonwealth, Jonathan Sacks, fa visita a Benedetto XVI. Durante l’incontro, a porte chiuse, lord Sacks esprime le proprie preoccupazioni per il declino della fede e la perdita dell’anima dell’Europa, incontrando profonda consonanza spirituale da parte del papa. Le stesse riflessioni vengono successivamente proposte dal rabbino nella conferenza su «L’Europa ha perso la sua anima?», presso il Centro «Cardinale Bea» della Pontificia università gregoriana.

Berlino – Incontro europeo dei giovani di Taizé
Si svolge a Berlino dal 28 dicembre al 1° gennaio il XXXIV Pellegrinaggio di fiducia sulla terra. Frère Alois, priore della comunità di Taizé, che ogni fine anno organizza questo momento di spiritualità e scambio tra giovani di paesi e confessioni cristiane diverse in una città europea, annuncia ufficialmente che l’edizione 2012 si svolgerà a Roma, su invito e con la partecipazione del papa. L’appuntamento dunque sarà un po’ diverso dal solito; i giovani si riuniranno per pregare ma nelle grandi basiliche romane anziché presso la fiera.