Dopo aver concluso i due piccoli cicli su «2020 una Pasqua diversa» e «2020 verso Pentecoste», ne iniziamo un terzo: Una lettura ecumenica del Qohelet. Nel corso dell'estate si succederanno sette, brevi commenti che prendono avvio da passi tratti da questo libro biblico tanto consono al nostro tempo. Accanto alla voce ebraica, ci saranno quelle provenienti da varie Chiese cristiane. Confidiamo di concludere il ciclo, verso la fine di agosto, con alcuni dialoghi trasmessi per via telematica.

 

Il primo intervento che pubblichiamo si intitola Un soffio prossimo a svanire» (Qo 1,2) ed è del presidente del SAE Piero Stefani.

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Il secondo intervento è dello psichiatra ebreo Sandro Ventura e si intitola Io dissi nel mio cuore: “Suvvia, proviamo con la gioia” (Qo 2,1)

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Il terzo intervento è della clarissa cappuccina suor Stefania Monti e si intitola C'è un suo momento e un tempo stabilito (Qo 3,1)

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Il quarto intervento è di Hanz Gutierrez dell'Istituto Avventista “Villa Aurora” di Firenze e si intitola Le oppressioni compiute sotto il sole (Qo 4,1)

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Il quinto intervento è della pastora valdesei Ilenya Goss e si intitola Sotto il sole un grande male per gli uomini (Qo 6,1)

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Il sesto intervento è dei pastori battisti Anna Maffei e Massimo Aprile e si intitola La fragranza di un buon nome (Qo 7,1)

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L'ultimo intervento è del sacerdote ortodosso della Chiesa rumena in Italia p. Traian Valdman e si intitola Ricordati del tuo Creatore nella tua giovinezza (Qo 12,1)

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