A due mesi dalla sua scomparsa ricordiamo Bruno Segre, tenace operatore di pace, prezioso compagno di strada e grande testimone di dialogo.

Il suo ricordo sia benedizione per questo difficile tempo di violenza

Bruno Segre (1930-2023) ha studiato filosofia a Milano alla scuola di Antonio Banfi. Si è occupato di sociologia della cooperazione ed educazione degli adulti nell’àmbito del movimento Comunità fondato da Adriano Olivetti. Ha insegnato in Svizzera dal 1964 al 1969. Ha fatto parte del Consiglio del Centro di documentazione ebraica contemporanea di Milano. Dal 1991 al 2007 primo presidente dell’Associazione “Amici di Nevé Shalom / Wahat al-Salam”, successivamente presidente ad honorem. Ha diretto dal 2001 al 2011 il periodico di vita e cultura ebraica "Keshet". Ha scritto fra l’altro: Gli ebrei in Italia (Fenice 2000, 1993; nuova ed. La Giuntina, 2001), Shoah (Il Saggiatore, 1998; nuova ed. 2003), Israele la paura la speranza (Wingsbert House, 2014), Adriano Olivetti. Un umanesimo dei tempi moderni (Imprimatur, 2015), Che razza di ebreo sono io (Casagrande, 2017), Il funerale negato ovvero L’ombra lunga dei Patti Lateranensi (Una città, 2020).