Comunicato stampa n.2

Domenica 24 luglio, con gli arrivi e l’accoglienza alla Domus Pacis di Santa Maria degli Angeli (Assisi) è iniziata la 58a sessione di formazione ecumenica del Segretariato attività ecumeniche (Sae-Aps) dal titolo “In tempi oscuri, osare la speranza. Le parole della fede nel succedersi delle generazioni. Una ricerca ecumenica (2)”. Ripartendo dal cammino della sessione del 2021 sul linguaggio per dire Dio alle nuove generazioni, quest’anno ci si focalizza su come annunciare la speranza in un periodo come quello odierno, vessato dal covid, dalla guerra e dai disastri climatici causati dagli esseri umani.

Comunicato stampa n.3

Con una preghiera ecumenica è iniziata oggi alla Domus Pacis di Santa Maria degli Angeli (Assisi) la 58a sessione di formazione ecumenica del Segretariato attività ecumeniche (Sae-Aps) dal titolo “In tempi oscuri, osare la speranza. Le parole della fede nel succedersi delle generazioni. Una ricerca ecumenica (2)”. Circa duecento i e le partecipanti che hanno formato un’assemblea composita per provenienza, età e confessione.

Comunicato stampa n.4

I lavori sono entrati nel vivo alla sessione del Sae ad Assisi con le relazioni della pastora battista Lidia Maggi, che si occupa anche di formazione e dialogo ecumenico, e del padre domenicano Claudio Monge, responsabile del Centro domenicano per il dialogo interreligioso e culturale di Istanbul. Al centro il tema dell’annuncio di Dio in rapporto alla vita con Dio in questo tempo di crisi globale.

Comunicato stampa n.5

Una mattinata della sessione di formazione ecumenica del Sae di Assisi ha ospitato la tavola rotonda dei giovani. David Morselli, di Roma, dottorando in matematica, socio fondatore e primo vice presidente dell’Amicizia ebraico-cristiana giovani; Emanuele De Bettini, studioso di Scienze storiche a Torino, attivo nella Federazione giovanile evangelica italiana (Fgei); Emanuela Gitto, laureata in Scienze internazionali e diplomatiche, vicepresidente dei giovani di Azione Cattolica, in dialogo con Donatella Saroglia del comitato esecutivo del Sae, hanno sviluppato il tema “Fede: un tesoro per i giovani?”.  Da quello che si è proposto di essere non solo un momento ecumenico ma anche interreligioso era assente per motivi di forza maggiore Nadia Bouzekri, vicepresidente dell’Unione delle comunità islamiche in Italia (Ucoii), che ha però condiviso la preparazione dell’evento.

Comunicato stampa n.6

Il calore che si sta vivendo alla 58a sessione di formazione ecumenica del Sae ad Assisi non è quello asfissiante dovuto alle temperature torride che hanno investito anche la terra di San Francesco, calmierate alla Domus Pacis da efficienti sistemi di refrigerazione. È il calore piacevole dell’incontrarsi, dello scambiare pensieri e attese, del pregare insieme radunando i doni delle rispettive tradizioni, del prendere i pasti insieme, del condividere le parole per dire le fratture che hanno investito il nostro mondo come nel panel a cui hanno partecipato la pastora valdese Ilenya Goss, il presbitero ortodosso Ionut Radu e il teologo cattolico Brunetto Salvarani interagendo con Riccardo Maccioni, caporedattore di Avvenire.

Comunicato stampa n.7

Una visita gradita quella di monsignor Derio Olivero, vescovo di Pinerolo, alla sessione di formazione ecumenica del Sae alla Domus Pacis di Assisi. Monsignor Olivero, presidente della Commissione episcopale ecumenismo e dialogo della Cei, si è trattenuto due giorni all’iniziativa partecipando ai lavori in plenaria, condividendo i pasti e i momenti informali di dialogo e presiedendo l’Eucaristia martedì sera. Durante la Liturgia della Parola un diacono ha letto il brano delle nozze di Cana, soggetto che campeggiava sullo schermo dell’auditorium nella riproduzione dell’affresco di Giotto nella Cappella degli Scrovegni di Padova. Olivero ha commentato nell’omelia la pericope dell’evangelista Giovanni partendo da uno sguardo sulla realtà odierna. «Dio è evaporato. Non vuol dire che non c’è più, Dio sembra così impalpabile che per tanti è come se non ci fosse. La grande domanda che queste persone fanno a noi è: “Che c’entra il tuo Dio nella vita concreta?”. E noi remiamo nel rispondere, non è così semplice. Ecco la bellezza del brano che abbiamo ascoltato stasera, le nozze di Cana».

Comunicato stampa n.8

Non poteva mancare alla sessione del Sae, in corso in questi giorni alla Domus Pacis di Assisi, l’attenzione all’XI Assemblea del Consiglio ecumenico delle Chiese (Cec) che si terrà a Karlsruhe, in Germania, dal 31 agosto all’8 settembre. A ripercorrere la storia dell’assise mondiale, a contestualizzarla e a offrirne alcune anticipazioni sono stati il pastore Michel Charbonnier, membro del Comitato centrale del Consiglio ecumenico delle Chiese per la Chiesa valdese, e il monaco di Bose Guido Dotti, membro cattolico del Gruppo di studio teologico del Pellegrinaggio di Giustizia e Pace del Consiglio ecumenico delle Chiese.

Comunicato stampa n.9

La preghiera serale di mercoledì alla Sessione di formazione ecumenica del Sae di Assisi è stato il Vespro ortodosso, che ha avuto luogo nella Basilica superiore di San Francesco messa a disposizione dai Frati minori del Sacro Convento. La celebrazione è stata presieduta da padre Stefan Andronache, parroco ortodosso romeno di Verona. Al suo fianco l’arciprete romeno Traian Valdman di Milano, il parroco romeno Ionut Radu di Milano e il teologo ortodosso russo Vladimir Zelinsky di Brescia, impegnati nei lavori alla Domus Pacis. Alcuni partecipanti alla Sessione si sono alternati nella lettura dei salmi previsti dal canone del Vespro. Nella grande aula splendente degli affreschi di Giotto con le scene della vita di San Francesco sono risuonati i tropari, le richieste di perdono e le intercessioni della liturgia ortodossa. In questo tempo di grande crisi per le sorti dell’umanità e del cosmo intero a rischio di distruzione sono suonate estremamente vitali le richieste della Grande litania per la pace del mondo intero, per la mitezza delle stagioni, per i governanti delle nazioni, per la saldezza delle Chiese di Dio e per l’unione di tutti.

Comunicato stampa n.10

«Trasmettere la Parola che ci salva, annunciare la buona novella della speranza non è mai facile ma certamente non lo è in modo particolare in tempi di cambiamento sotto molto aspetti: dal clima culturale, al clima meteorologico, al clima delle relazioni tra stati, paesi e culture. In tempi come questo è necessario cambiare anche parole per le nostre chiese, capire quali categorie meglio ci sintonizzano con un tempo nuovo. Come far sì che tali parole lascino trasparire quell’unico grande tesoro che è la Parola che ci salva e ci fonda? Come far trasparire la relazione fondante che ci dona vita, pace e ci convoca come comunità credente?». Da queste domande del teologo cattolico Simone Morandini è partita giovedì alla Sessione Sae di Assisi la tavola rotonda con tre figure “storiche” e affezionate all’associazione: il teologo valdese Fulvio Ferrario, il presbitero ortodosso romeno Traian Valdman e la teologa cattolica Cettina Militello – questa in collegamento da Palermo –.

Comunicato stampa n.11

La guarigione di un muto da parte di Gesù è stata al centro della predicazione della pastora valdese Letizia Tomassone alla Santa Cena celebrata giovedì sera alla Sessione Sae di Assisi. Pane, vino, grappoli d’uva sono stati l’invito a un’assemblea composita di donne e uomini che hanno trovato l’unità attorno alla mensa comune della Parola. Il Vangelo scelto - Luca 11, 14-20 - metteva in scena la liberazione da una schiavitù dalla quale la teologa ha preso spunto in apertura per rinviare a immagini del presente, nella prospettiva del “vedere”. Alle donne subalterne nel contesto coloniale indiano che «non possono parlare perché il potere le vuole usare contro la propria cultura d’origine», così come alle donne afghane «giocate contro la loro società per giustificare l’intervento armato occidentale e poi abbandonate al loro destino. Nella cultura patriarcale, originaria e coloniale occidentale, la donna è muta.

Comunicato stampa n.12

Venerdì mattina alla Sessione di formazione ecumenica del Sae i lavori sono stati focalizzati sull’annuncio: in un dialogo con la presidente Erica Sfredda la pedagogista Francesca Antonacci ha parlato del rapporto tra annuncio ed educazione. Nel prosieguo della mattinata l’ecclesiologa cattolica Serena Noceti e il docente di teologia pratica Saverio Scucimarri, preside della Facoltà avventista di Villa Aurora a Firenze, hanno narrato e analizzato esperienze di annuncio nelle loro rispettive chiese.

Comunicato stampa n. 13

Non solo studio e liturgie alla Sessione di formazione ecumenica del Sae ma anche un momento artistico: il reading musicale “Martin Luther King. Una storia americana” tratto dall’ultimo libro di Paolo Naso, politologo e saggista valdese. Il Sae ha scelto di dedicare una serata al pastore battista per l’essere stato testimone di speranza nella sua lotta per la fine della segregazione e per la parità dei diritti della popolazione nera negli Stati Uniti. Accanto a Paolo Naso l’etnomusicologo Alberto Annarilli con Elisa Biason ed Elena Malandrino. La narrazione è stata attraversata da un filo rosso costituito da canzoni celebri come Blowing in the wind e We shall overcome che hanno incarnato le lotte e le speranze dell’epoca di King.

Comunicato stampa n.14

La conclusione della Sessione di formazione ecumenica del Sae, sabato 30 luglio, si è svolta attraverso diverse tappe, a partire da venerdì sera. «Ci riuniamo come assemblea e popolo convocati dal nostro Dio per celebrare la speranza e affermare la vita. Noi non siamo soli, non siamo sole». Così è iniziata l’ultima liturgia ecumenica preparata dal Gruppo di animazione preghiera e liturgia coordinato formato dal pastore valdese Michel Charbonnier, coordinatore, dall’animatore liturgico cattolico Alessandro Martinelli, da Margherita Bertinat del Sae di Verona e da Elda Possamai del Sae di Torino.

Comunicato stampa n.15

L’ultima tavola rotonda della Sessione di formazione ecumenica del Sae ha riunito monsignor Roberto Filippini, vescovo di Pescia e membro della Commissione episcopale ecumenismo e dialogo della Conferenza episcopale italiana, e Paolo Naso, politologo, membro della Commissione studi della Federazione delle Chiese evangeliche in Italia (Fcei). Le loro relazioni - seguite alla presentazione del tema e dei relatori da parte di Donatella Saroglia del Comitato esecutivo Sae - hanno messo in luce le ragioni della speranza, in particolare la speranza della pace (Filippini) e come reagire al baratro che la nostra generazione ha provocato con le sue stesse mani (Naso).

Comunicato stampa n.16

Con il pranzo si è conclusa sabato 30 luglio la 58a sessione di formazione ecumenica del Sae che ha radunato 190 cristiane e cristiani di confessione avventista, anglicana, battista, cattolica, metodista, ortodossa, riformata, valdese, e alcune di fede ebraica. Erano laiche e laici, presbiteri, pastore e pastori, teologhe e teologi, docenti, presidi, studenti, tre seminaristi, due vescovi, una vescova, alcune consacrate, membri di associazioni come l’Azione cattolica, la Federazione giovanile evangelica italiana, le Amicizie ebraico-cristiane, il Coordinamento teologhe italiane, il movimento dei Focolari. Una trentina sono state persone che hanno partecipato per la prima volta all’esperienza. Alla Domus Pacis di Assisi la settimana è trascorsa nel dialogo, nello studio, nelle liturgie; la condivisione è stato il filo rosso della sessione. Il gruppo dei partecipanti era connesso idealmente con coloro che, pur interessati, non hanno potuto essere ad Assisi, e concretamente grazie alle nuove tecnologie che hanno permesso anche un’interazione in diretta.