Anche la diocesi di Belluno - Feltre con il Vescovo invitano i fedeli a pregare per la pace.

Vai al testo della preghiera indicatata dalla Conferenza Episcopale Italiana

Don Yuri è un sacerdote cattolico ucraino e lo conosco da tempo, abita vicino a casa mia e spesso lo incontro a passeggio col suo cane. Spesso lo ho invitato sia a  voce, sia a mezzo mail agli  incontri che SAE - APS gruppo di Belluno aveva organizzato prima della pandemia, ma senza successo… Ma ora finalmente riusciamo a pregare insieme. Ha iniziato il nostro vescovo Renato organizzando sabato 26 febbraio alle ore 20:30 una veglia di preghiera in Cattedrale a Belluno per la guerra in Ucraina e Don Yuri ha parlato a lungo in un buon italiano della situazione in Ucraina e del suo ministero qui nella diocesi di Belluno - Feltre e nella diocesi Vittorio Veneto. Domenica 27 alle 11 nella chiesa di San Rocco in pieno centro a Belluno (chiesa che da tempo è stata concessa a don Yurij per le varie liturgie domenicali e settimanali e che non erano mai state pubblicizzate dei mass media locali) è stata celebrata una messa di rito cattolico-bizantino per pregare per la pace in Ucraina e ha invitato tutti a partecipare, come pure lunedì 28 febbraio e mercoledì 2 marzo alle 14 ha invitato tutti a due "via crucis" sempre nella chiesa di San Rocco. Domenica sono stata in presenza alla celebrazione e con piacere ho visto che c'erano parecchi bellunesi presenti naturalmente assieme a tante donne ucraine di tutte le età ed anche a qualche uomo, tutti lavorano e ci incontriamo spesso per strada e anche nei nostri condomini, ma mai e niente come nella preghiera fatta insieme durante la  funzione liturgica ci ha  fatto sentire vicine/i come sorelle e fratelli. È iniziato un cammino che sicuramente continuerà.

Tatiana Prinzivalli

Leggi un'intervista a don Yuriy di Alessandro Toffolo

Il 18 gennaio inizia la SPUC, ma anche questa iniziativa sembra perdere quest'anno d'importanza... causa covid che sembra non voler finire!
La nostra Diocesi di Belluno-Feltre ha pubblicato questo trafiletto sul foglio della Messa di questa II Domenica TO 16 GENNAIO 2022, che c'è in tutte le Parrocchie della Diocesi.
Con la speranza di poter presto riprendere tutte le iniziative che il nostro gruppo SAE di Belluno aveva programmato.

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Ed ecco un'altra iniziativa che la Diocesi di Belluno-Feltre ha segnalato nel settimanale "L'amico del popolo" per la settimana di preghiera.

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In margine all'interessante intervista a mons. Derio Olivero, vescovo di Pinerolo, fatta durante l'apertura del Sinodo delle chiese Metodiste e Valdesi, segnaliamo qui una recensione del nostro consocio Gregorio Piaia, professore emerito di storia della filosofia all'Università di Padova, in cui sono riportati alcuni passi di un'omelia dello stesso mons.Olivero. La recensione è apparsa su "Studia Patavina. Rivista della Facoltà Teologica del Triveneto", 68 (2021), 1, pp. 188-189.

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La diocesi di Belluno-Feltre per la Giornata di mercoledì 1 settembre "Giornata per la salvaguardia del Creato" ha pubblicato nel foglietto della domenica che viene distribuito in tutte le chiese durante la Messa, queste importanti considerazioni che ci pare giusto segnalare.

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Nonostante il tempo di vacanza e il caldo è venuto per una visita pastorale alla comunità ortodossa moldava che ha la sua sede nella chiesa di san Biagio a Belluno il Vescovo Vladika Ambrozie Munteanu della chiesa ortodossa patriarcato di Mosca.

Nella celebrazione solenne fatta nella chiesa di san Biagio è stata consegnata un'onorificenza al parroco, padre Ilie Esanu che svolge il suo servizio a Belluno.

Era presente don Giuseppe Bratti delegato diocesano per l'ecumenismo.

Vai all'articolo pubblicato sulla stampa locale

Tatiana  presenta il SAE siamo contente/i se ti vuoi collegare e se lo condividi.

Grazie. (v. allegato)

Tatiana Prinzivalli



Sull'incontro alleghiamo l'articolo pubblicato sul settimanale della diocesi di Belluno-Feltre "L'Amico del Popolo" di giovedì 21 gennaio 2021.

Leggi la relazione pubblicata da Tatiana Prinzivalli, dove ha cercato, come le era stato chiesto, di spiegare cosa siano il SAE  nazionale e locale.

Aggiungo solo poche righe per esprimere le mie impressioni sulla riuscita di questa iniziativa ecumenica online, nella settimana di preghiera per l'unità di tutti i cristiani, organizzata ieri sera da don Giuseppe Bratti, delegato dicesano per l'ecumenismo della diocesi di Belluno Feltre.  Il pastore evangelico pentecostale Davide Ravasio ha presentato la realtà evangelica del territorio bellunese, purtroppo i padri delle tre chiese ortodosse, due rumene e una russa, non erano presenti
La prima testimonianza è stata la mia, ho spiegato in modo semplice e sintetico che cosa sia il SAE nazionale e il SAE locale e cosa abbia fatto nel passato e cosa si prefigga di fare nel territorio, prossimamente. La seconda testimonianza è stata della giovane insegnante di religione Sarah Reali, mamma di due bimbi, che in passato, quando era più libera, è stata ad Assisi per due sessioni e ed ha comunicato di come è stato molto formativo per lei conoscere da vicino la realtà del SAE e come sia ugualmente importante farlo conoscere ai giovani delle scuole dove lei insegna. La conclusione è stata del vescovo Renato Marangoni che ha parlato così: "l'ecumenismo ci permette di ritornare a Gesù Cristo ed è là che possiamo aiutarci a vicenda. L'esempio più vero di ecumenismo, per me, ci è dato dai quattro evangelisti, che pur così diversi, dimostrano una diversità riconciliata e indispensabile, perché non si potrebbe fare a meno di nessuno dei quattro Vangeli.

                                 per il gruppo SAE di Belluno "don Emilio Zanetti"  Tatiana Prinzivalli


Pubblichiamo anche il commento dell'incontro online di sabato 23.01.2021 pubblicato giovedì 28 gennaio 2021 dal settimanale diocesano di Belluno - Feltre "Amico del Popolo".

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La prolusione in occasione dell'apertura dell'anno accademico 2020-21 dell'ISSR Giovanni Paolo I di Belluno - Treviso è stata tenuta dal prof. Riccardo BURIGANA sul tema 

Il sapore del Vangelo. L'enciclica Fratelli tutti di Papa Francesco per la chiesa del XX secolo.

Ne pubblichiamo una sintesi

11 settembre 2001 attentato alle torri gemelle Brunetto Salvarani teologo, saggista, critico letterario, ma soprattutto amico e membro del SAE è stato ideatore e promotore del primo appello, lanciato assieme a molti intellettuali, giornalisti e teologi, che ha aperto le porte alla prima giornata del dialogo cristiano islamico 19 anni fa.

27 ottobre 2020 19ª giornata del dialogo cristiano islamico. Una giornata che dopo 19 anni, è ancora necessaria e più che mai attuale, visto il recente attentato nella cattedrale Notre Dame di Nizza e i già presenti e aumentati atteggiamenti islamico fobici e episodi di intolleranza.

Una giornata che intende oggi più che mai rimuovere tutte le possibili etichette negative che vengono attaccate addosso alle persone e alle comunità.

Una giornata di fratellanza e condivisione dal significativo titolo di: "costruiamo una sola umanità".

In tante città ci sono state molteplici iniziative importanti e anche la nostra diocesi, in collaborazione con il movimento dei focolari, ha indetto sabato 24 ottobre, in anticipo per motivi organizzativi, su piattaforma virtuale, la giornata per il dialogo cristiano islamico.

Vi allego le due relazioni che il delegato diocesano per l'ecumenismo e il dialogo interreligioso don Giuseppe Bratti ha redatto e pubblicato sul settimanale "L'Amico del popolo".

Mi permetto solo di aggiungere un mio apprezzamento per  il professor Adnane Mokrani tunisino di origine e professore di arabo e di scienze islamiche alla pontificia Università Gregoriana, che nel suo intervento, parlando di fratellanza ha aggiunto anche la parola sorellanza.

Tatiana Prinzivalli

                     Religioni al lavoro per l'unità dell'umanità                              Il grazie dei Musulmani a papa Francesco

Anche nella nostra Diocesi di Belluno - Feltre ci sono stati in questo "particolare" periodo dei dibattiti online su temi ecclesiali. Ne segnaliamo uno in particolare tra il Vescovo Renato Marangoni e il teologo laico Andrea Grillo docente all' Ateneo S. Anselmo di Roma che abbiamo ascoltato ed apprezzato quando è intervenuto durante un Convegno liturgico organizzato dalla Diocesi di Belluno - Feltre. Il titolo del dibattito è:

"La chiesa che verrà"

Riportiamo, in allegato, la sintesi fatta da don Giuseppe Bratti, amico del gruppo SAE di Belluno e delegato diocesano per l'ecumenismo e il dialogo intereligioso.

Leggi la sintesi

Ciò che mi ha aiutato tanto durante il lockdown è stato Papa Francesco e concordano con me parecchie persone: parenti, amici e conoscenti e i molti articoli di giornali e riviste, che in questo periodo ho letto. Riporto pari pari una lettera al direttore di un importante quotidiano, che mi pare riassuma molto bene questo aiuto che il Papa ha saputo e ha voluto dare: "gentile direttore anche noi ci uniamo alle tante richieste perché Papa Francesco continui a far trasmettere la Messa alla sua grande parrocchia virtuale . . .

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Pubblichiamo due articoli, apparsi sul settimanale diocesano: "L' Amico del Popolo". Il primo è del dottor Giuseppe Tormen, medico missionario e amico del nostro gruppo e il secondo della socia Paola Barattin che, come insegnante di religione, aveva preparato con i suoi alunni del liceo "Renier" la piece teatrale tratta dal "Mercante di Venezia" di Shakespeare, che doveva andare in scena proprio durante la pandemia e che abbiamo dovuto necessariamente rimandare per il prossimo anno scolastico 2020 - 2021.

Vai all'articolo di Giuseppe Tormen                    Vai all'articolo di Paola Barattin

A proposito della collaborazione, che la nostra diocesi ha avuto e continua ad avere con i fratelli musulmani, presenti nel nostro territorio, è interessante questo articolo apparso ultimamente nel settimanale diocesano: "L'Amico del Popolo". Abbiamo bisogno di bellezza e di arte soprattutto in questo periodo e quando questi valori accomunano i credenti di entrambe le religioni.

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La nostra diocesi di Belluno - Feltre ha intrapreso da tempo un'attiva collaborazione con la comunità musulmana presente nel territorio bellunese. Inaspettatamente gli amici musulmani ci hanno aiutato concretamente in questo difficile momento di pandemia. Ecco un esempio di collaborazione, gratitudine e buona convivenza.

Vedi articolo allegato, apparso sul giornale locale diocesano il 30 aprile 2020

Non serve a niente una porta chiusa.
La tristezza non può uscire
e l’allegria non può entrare.

Le parole che abbiamo riportato sono di Luis Sepulveda morto il 16 aprile scorso a causa del coronavirus. Attraverso di esse vorremmo idealmente ricordare tutti coloro che sono rimasti vittime di quel “nemico” che, una volta entrato, non è più stato possibile cacciare fuori.

Pubblichiamo un'interessante riflessione di Padre Pablo d'Ors fondatore dell’associazione Amici del Deserto sull'isolamento cui siamo costretti dalla epidemia da coronavirus in atto e l'opportunità di trasformare questo periodo nell'entrare in noi stessi "nella nostra casa", dall'isolamento subito ad un "ritiro" scelto.

Vai al testo della riflessione