Care socie e cari soci,
la seconda ondata pandemica era prevista, i più non immaginavano però che la sua forza pervasiva sarebbe stata di tale portata. Di nuovo, chi più chi meno secondo le zone di residenza, ci si trova di fronte a crescenti limitazioni imposte dai decreti o assunte in base a convinzioni e prassi personali. I ritmi di vita sono mutati; è una colpa lamentarsene pensando sia a coloro per cui si tratta di ritmi di morte sia a chi si trova in difficoltà molto gravi sul piano economico o relazionale. Le situazioni che si ripetono non sminuiscono i fenomeni, anzi spesso li aggravano, tuttavia fiaccano il linguaggio. Siamo sempre meno capaci di comunicare parole significative; un impaccio, inutile nasconderlo, che tocca in modo diretto anche le Chiese.

In questo contesto difficile il CE ha preso due iniziative. La prima è di riproporre anche per Natale quanto era già avvenuto per Pasqua e Pentecoste. «Un Natale diverso», dunque. Ci saranno tre interventi scritti, rispettivamente valdese, Erica Sfredda, cattolico, Donata Horak, e ortodosso, p. Dionisios Papavasileiou. La novità sta nel fatto che nella settimana che inizia con il 14 dicembre ci saranno dalle 18 alle 19 due dialoghi online dedicati a questo stesso tema. Appena saremo nelle condizioni di farlo, vi comunicheremo con precisione le date, il nome dei partecipanti e gli estremi del collegamento.

Ed eccoci al secondo punto. Nel 2020 abbiamo constatato un decremento abbastanza sensibile nel versamento delle quote. Le ragioni sono molte. Può trattarsi di semplice dimenticanza in un anno così particolare (in questo novero rientra anche il presidente). Alcuni hanno osservato, in maniera che non ci pare invero convincente, che non c'è ragione di versare la quota visto che non si svolgono attività. Tanto a livello locale quanto a livello nazionale attività invero si sono svolte per quanto reso possibile dalle circostanze; anzi, in almeno un caso, quello dell'assemblea straordinaria per l'approvazione dello statuto, ci si è mossi addirittura ai confini del raccomandato, lo si è fatto dopo aver svolto un lavoro non piccolo (e ciò non riguarda solo le vicende statutarie). In ogni caso un'associazione come la nostra, e come molte altre, non è un ente da giudicarsi sulla base della pura erogazione di servizi. La quota, ancor prima di essere un contributo economico, significa un'adesione a scopi e a ideali. Ci rendiamo però conto che in alcuni casi anche quest'ultimo aspetto può aver giocato un suo ruolo. Perciò in via straordinaria, tenuto conto sia del periodo sia della urgenza di avere nuovi soci, il CE dà la possibilità per il 2021 di versare una quota ridotta a 30 euro per i soci ordinari e 15 per i soci familiari. Si tratta di una eccezione riservata all'anno prossimo non della fissazione di una nuova quota. La cifra normale resta di 50 euro per i soci ordinari e 25 per i soci familiari; chi è nelle condizioni di farlo la può sicuramente ancora versare. Ci rendiamo conto che, specie in relazione all'allargamento a nuovi soci, la misura rappresenta un'indicazione sostanzialmente simbolica. I simboli, però, hanno un loro peso e ruolo non solo all'interno di un ambito strettamente ecclesiale.

Infine segnalo la recente pubblicazione del libro, Ospitalità eucaristica: in cammino verso l'unità dei cristiani a cura di Margherita Ricciuti e Pietro Urcioli, Claudiana, Torino 2020, pp. 179, euro 16,50. Dopo l'introduzione dei curatori, il testo propone il documento La Cena del Signore redatto da Paolo Ricca e Giovanni Cereti, seguito dai commenti dei due estensori (pp. 23-54). La seconda parte comprende contributi di ben diciotto personalità provenienti dall'area protestante (luterana, valdese, battista, avventista, pentecostale), ortodossa e cattolica. Dedicare con pensosa franchezza riflessioni a un tema cruciale e discusso è la via da seguire. Non si tratta, come è ovvio, di favorire, per partito preso, posizioni che vanno contro le disposizioni disciplinari di determinate Chiese. Quanto è in gioco è un confronto aperto e argomentato. Per questo ringrazio i due curatori (entrambi soci del SAE), Paolo Ricca e Giovanni Cereti, assieme a tutti i contributori (con un'eccezione riservata al presidente del SAE) per averci fornito nuove possibilità di approfondire un argomento ineludibile. In questo stesso spirito il CE ha deciso di aprire una finestra del proprio sito per ospitare regolarmente la newsletter mensile Ospitalità Eucaristica redatta nello stesso spirito che caratterizza il libro.

Un fraterno saluto
Piero
(9 novembre 2020)