Care socie, cari soci,
come tutti gli anni, anche il 2019 inizia all'insegna di due consueti appuntamenti ecumenici: il 17 gennaio dedicato al rapporto con gli ebrei e la settimana di preghiera per l'unità dei cristiani. Buone pratiche sempre vitali e spiritualmente arricchenti o consuetudini ormai troppo ripetitive per essere momenti di autentica crescita? Dipende da noi, fermo restando sia che lo Spirito soffia dove vuole sia che ci sono tempi più o meno favorevole di altri. A nessuno di noi, per esempio, sfuggono le forti tensioni attualmente presenti tra varie Chiese ortodosse e le loro ripercussioni su tutta l'ecumene cristiana.

Quest'anno, come è noto, la giornata del dialogo ebraico-cristiano è dedicata al libro di Ester. La scelta del tema dipende, in sostanza, dalla volontà di affrontare progressivamente le cinque meghillot (rotoli), vale a dire i brevi libri biblici letti integralmente nel ciclo delle feste ebraiche. Proprio nel caso di Ester il discorso però si complica. Infatti per la Chiesa cattolica il testo normativo è quello greco che si differenza non poco da quello ebraico. Basti dire che solo quello greco inizia con il sogno di Mardocheo che anticipa in se stesso già tutta la vicenda. Dio qui guida la storia in modo diretto; per il testo ebraico tutto è invece più nascosto. In definitiva, a motivo di un percorso, probabilmente non esplicitamente programmato, la XXX giornata del dialogo cattolico-ebraico (questa la sua denominazione ufficiale) solleva il problema se gli ebrei e i cristiani, quando si trovano di fronte ai libri dell'Antico Testamento, leggano effettivamente la stessa Bibbia oppure no. Questione cruciale che, per vie traverse, molto in sintonia con il libro di Ester, quest'anno viene, di fatto, posta davanti a noi.

La SPUC del 2019 è intitolata, in base a un passo del Deuteronomio (16,18-20), «Cercate di essere veramente giusti». Il brano si incentra sull'esercizio della giustizia, intesa soprattutto in senso penale. Nel passo è contenuta tra l'altro la proibizione rivolta ai giudici di ricevere doni. Possiamo e dobbiamo pensare a corruzioni anche non bibliche; tuttavia non è banale rilevare che nei versetti precedenti dedicati alle feste di pellegrinaggio si afferma che nessuno deve presentarsi davanti al Signore a mani vuote (Dt 16,16). L'offerta, si aggiunge subito dopo, sarà proporzionata alle benedizioni ricevute. Si offre al Signore perché Lui per primo ci ha beneficati. Non lo si fa in vista di vantaggi da ottenere, bensì come ringraziamento di quanto si è già ricevuto. Quello dell'offerta e quello del dono legato a un tentativo di corruzione sono due atti dominati logiche contrapposte. Dal canto suo la giustizia è di casa sia quando si ringrazia Dio sia quando si rifiutano i maneggi che tendono a ingraziarsi qualcuno.

L'anno è contraddistinto anche dagli appuntamenti tipici della nostra associazione. In sede nazionale i due più qualificanti sono il convegno di primavera (con annessa assemblea dei soci) e la sessione estiva. Buone pratiche sempre vitali e spiritualmente arricchenti o consuetudini ormai troppo ripetitive? Ci stiamo impegnando perché prevalga la prima alternativa.

Il convegno di primavera si svolgerà a Padova presso la Casa del Pellegrino sabato 11 e domenica mattina 12 maggio. Stiamo concludendo il programma che prevede anche visite facoltative ad alcune realtà artistiche e religiose padovane il venerdì pomeriggio e il primo pomeriggio di domenica. Il convegno è dedicato alla memoria delle sorelle Teresa e Adele Salzano. Il titolo che abbiamo scelto è intimamente connesso alla vocazione originaria del SAE: «A partire dal dialogo ebraico-cristiano...». Contiamo di inviarvi a breve il programma completo, le modalità di iscrizione e i costi del soggiorno.

La sessione di formazione estiva prosegue la ricerca avviata l'anno scorso: «Dio ha scelto quelli che agli occhi del mondo sono poveri» (Gc 2,5). Le Chiese di fronte alla ricchezza, alla povertà e ai beni della terra. Una ricerca ecumenica II, Domus Pacis, Santa Maria degli Angeli (Assisi) 21-27 luglio 2019.

Ci saranno conferme, graditi ritorni, novità tanto sul piano delle presenze quanto su quello dell'impostazione. Confidiamo di giungere a chiudere il programma a breve. Vi informeremo sollecitamente.

Consuetudine ormai troppo ripetitiva? A che si riferisce la domanda? Al pagamento della quota annuale di iscrizione. Un aiuto economico ma anche un segno concreto di appartenenza al SAE. Chiedo il favore ai responsabili dei gruppi locali che non l'avessero già fatto di prendersi cura del problema. Grazie. Eccesso di zelo od opportuno promemoria? A che cosa si riferisce l'alternativa? Al fatto di trascrivere qui di seguito l'ammontare delle quote e i dati del versamento. Avete due opzioni: o tramite conto corrente postale o per mezzo di un bonifico bancario.


su CCP n. 40443202 intestato a :
Segretariato Attività Ecumeniche
piazza S: Eufemia, 2 - 20122 Milano
oppure
con bonifico bancario, codice IBAN: IT 60 P033 5901 6001 0000 0129 176


QUOTE ASSOCIATIVE
Socio ordinario € 50
Socio familiare € 25
Socio giovane € 20
Sostenitore € 78
Socio garante € 155.


Vi assicuro che collegato al fraterno saluto che vi porgo di cuore non c'è alcun punto interrogativo. Grazie a tutti voi.

Piero

14 gennaio 2019