Dialogo interreligioso – Festa indù

Il 7 novembre, come ogni anno, in vista della festa indù di Deepavali (12 novembre) il Dicastero per il dialogo interreligioso invia un messaggio augurale. Quest’anno è sul tema «Cristiani e indù: costruiamo la pace nella verità, nella giustizia, nell’amore e nella libertà».

Fede e costituzione – 1700° anniversario di Nicea

A seguito del Comitato esecutivo del Consiglio ecumenico delle Chiese (CEC), che si tiene ad Abuja (Nigeria) dall’8 al 14 novembre, si apprendono nuovi dettagli sulla VI Conferenza mondiale di Fede e costituzione, la «commissione teologica» del CEC alla quale partecipa anche la Chiesa cattolica. «Avvicinandosi ai punti di vista interconnessi della fede, dell’unità e della missione, la conferenza esplorerà il tema “Dove si trova ora l’unità visibile?”», dichiara il segretario generale del CEC Jerry Pillay nella sua relazione al Comitato esecutivo. La Conferenza si terrà in Egitto nei pressi di Alessandria dal 24 al 28 ottobre 2025, ospite la Chiesa ortodossa copta, e sarà un momento centrale della commemorazione del Concilio di Nicea, che nel 325 vide i vescovi rappresentanti dell’intera cristianità riunirsi nel primo concilio ecumenico per cercare un consenso sul significato centrale del credo cristiano e per affermare la loro fede nel Dio trino. Le Conferenze mondiali di Fede e costituzione dal 1927 si sono tenute in momenti chiave della storia del movimento ecumenico. E il 30 novembre, incontrando la Commissione teologica internazionale, papa Francesco formula l’auspicio che il 2025 segni l’inizio di una celebrazione comune della Pasqua per tutti i cristiani.

Chiesa ortodossa georgiana – Europa

La guerra scatenata dalla Russia contro l’Ucraina continua a influenzare i paesi dell’ex Unione Sovietica, preoccupati di subire la stessa sorte. Il 9 novembre, dopo l’annuncio che se affronterà una serie di problemi la Georgia potrà ottenere lo status di candidato all’adesione all’Unione Europea, il patriarca ortodosso Ilia II pubblica una dichiarazione in cui osserva che l’UE ha sempre sottolineato che la cultura della Georgia, compresa la sua tradizione spirituale, è parte integrante della cultura europea; «Pertanto abbiamo sempre sostenuto l’integrazione europea», scrive. In realtà la Chiesa georgiana ha opposto resistenza ad alcune iniziative provenienti dall’UE, soprattutto nell’ambito della legislazione anti-discriminazione. E nel 2016 la Chiesa ortodossa georgiana era stata tra quelle che non avevano partecipato al concilio di Creta, insieme alle Chiese di Antiochia e Bulgaria, schierandosi con la Chiesa ortodossa russa.

Chiesa d’Inghilterra – Benedizioni per coppie omosessuali

Il 15 novembre, dopo un «dibattito maratona», il Sinodo generale della Chiesa d’Inghilterra approva le celebrazioni di benedizione per le coppie omosessuali su base autonoma e in forma sperimentale: Camera dei vescovi 23 a favore e 10 contro, Camera del clero 100-93, Camera dei laici 104-100. L’arcivescovo di Canterbury, Justin Welby, si astiene «a causa della sua responsabilità pastorale» di preservare l’unità sia nella Chiesa d’Inghilterra sia nella Comunione anglicana. Questo non impedisce al dissenso all’interno della Comunione di emergere subito, manifestato sia dall’Unione globale degli anglicani confessanti (GAFCON), sia dall’Unione del Sud globale delle Chiese anglicane (GSFA), che da decenni minacciano lo scisma sull’insegnamento sull’omosessualità.

Ortodossia – Patriarcati di Antiochia e Gerusalemme di nuovo in comunione

All’ombra della guerra Israele-Hamas, i Patriarcati ortodossi di Antiochia e Gerusalemme, che avevano interrotto i legami di comunione nel 2014 per una disputa sulla giurisdizione canonica del Qatar, ristabiliscono la comunione tra loro, anche se la disputa è ancora aperta. E il 15 novembre alcuni rappresentanti delle due Chiese s’incontrano ad Amman per ristabilire i rapporti, e il Patriarcato di Antiochia invia a Gerusalemme un aiuto finanziario per gli ortodossi della Striscia di Gaza. Il Patriarcato di Antiochia ha sempre avuto legami molto stretti con quello russo.

Chiesa luterana tedesca – Dimissioni della presidente Kurschus

Il 18 novembre, a soli due anni dall’elezione, Annette Kurschus si dimette dalla carica di presidente del Consiglio della Chiesa evangelica in Germania (EKD), e da quella di presidente della Chiesa evangelica in Westfalia. Il motivo è la pressione di un’indagine giornalistica, secondo cui la Kurschus, quando era pastora a Siegen alla fine degli anni Novanta, sarebbe stata a conoscenza di comportamenti sessuali deprecabili di un dipendente del distretto ecclesiale, ma non li avrebbe denunciati. In dicembre comunque l’EKD annuncia che intende firmare insieme al commissario del governo tedesco per gli abusi una dichiarazione che stabilisce i criteri e gli standard in base ai quali dovrà svolgersi un’indagine indipendente sulla violenza a sfondo sessuale, come ha fatto la Chiesa cattolica qualche anno fa.

Dicastero per la promozione dell’unità dei cristiani – Incontri

Nel mese di novembre il Dicastero vaticano per la promozione dell’unità dei cristiani svolge diversi incontri formali e informali nell’ambito dei dialoghi ecumenici bilaterali che sta portando avanti. Dal 17 al 20 si tiene a Roma il secondo incontro dell’attuale ciclo di conversazioni informali con l’Esercito della salvezza. Dal 20 al 22 l’incontro informale con i partner anglicani; dal 22 al 24 si tiene la 15a sessione plenaria della Commissione mista internazionale per il dialogo teologico tra la Chiesa cattolica e la Chiesa assira dell’Oriente.

Dialogo cattolico-luterano

Il Gruppo preparatorio internazionale cattolico-luterano si riunisce presso il Dicastero per la promozione dell’unità dei cristiani dal 27 al 29 novembre per valutare il documento Baptism and growth in communion (bit.ly/3PgQXZl), del 2021. La nota del Dicastero che dà conto della riunione afferma: «I partecipanti hanno valutato insieme il documento Baptism and growth in communion (…) che, nonostante contenga molti spunti importanti, può essere considerato da parte cattolica solo come un “documento di studio a tempo indeterminato non pronto per la recezione” a causa di questioni ecclesiologiche e terminologiche non risolte».

Daniela Sala