Chiesa d’Inghilterra – Richiesta di perdono

La Chiesa anglicana inglese il 10 gennaio presenta il rapporto Church Commissioners’ research into historic links to transatlantic chattel slavery (L’indagine di Church Commissioners sul legame storico con il commercio transatlantico degli schiavi), e chiede perdono per i legami passati con la schiavitù da parte dell’organizzazione che gestisce i beni di proprietà della Chiesa d’Inghilterra. L’organizzazione è stata istituita nel 1948, in parte con una donazione proveniente da un fondo risalente alla regina Anna nel 1704, e destinato ad aiutare il clero più povero.

Dialogo ebraico-cristiano

Il 17 gennaio si tiene la 34a Giornata del dialogo ebraico-cristiano, quest’anno sul tema «Consolate, consolate il mio popolo (Is 40,1-11)». L’Ufficio della Conferenza episcopale italiana per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso propone per l’occasione un sussidio per parrocchie, scuole, gruppi ecc., per avviare e sostenere processi di dialogo con le realtà ebraiche e di riscoperta delle radici ebraiche della e nella fede cristiana. Il sussidio s’apre con il messaggio dei vescovi e il messaggio dell’Assemblea dei rabbini d’Italia; seguono gli spunti di riflessione sul testo proposto, le indicazioni per la celebrazione della Parola e le intenzioni di preghiera. Quali testimoni del dialogo sono quindi presentati Agostino Bea ed Elio Toaff, mentre la sezione dedicata a proposte e strumenti per alimentare la conoscenza del mondo ebraico offre materiali riguardanti il Museo nazionale dell’ebraismo italiano e della Shoah, le sinagoghe italiane e la musica klezmer.

Chiesa d’Inghilterra – Insegnamento sulla sessualità

Il 18 gennaio i vescovi della Chiesa d’Inghilterra, la Chiesa di stato anglicana, dopo un processo di consultazione durato diversi anni denominato «Vivere nell’amore e nella fede» (Living in love and faith), annunciano che proporranno una preghiera di benedizione per le unioni omosessuali contratte civilmente, mentre raccomandano al Sinodo generale di febbraio di mantenere la dottrina tradizionale sul matrimonio. Il tema sta provocando forti tensioni nella Comunione anglicana da decenni. L’obiettivo è offrire un compromesso tra i sostenitori e gli oppositori delle unioni religiose tra persone omosessuali. Tra le decisioni prese c’è anche la revisione delle linee guida pastorali sulla sessualità. I vescovi hanno poi annunciato che pubblicheranno una richiesta di perdono per il «rifiuto, l’esclusione e l’ostilità» che le persone LGBTQI+ hanno sperimentato nella Chiesa.

Dialogo tra Chiesa cattolica e Chiesa assira dell’Oriente

La Commissione mista internazionale per il dialogo teologico tra la Chiesa cattolica e la Chiesa assira dell’Oriente pubblica il 25 gennaio un nuovo documento intitolato Le immagini della Chiesa nella tradizione patristica siriaca e in quella latina (bit.ly/3YfTRBQ, in inglese e francese). Il testo analizza alcune immagini della Chiesa sviluppate dai padri latini e siriaci dei primi secoli, per mostrare che queste immagini comuni, anche se talvolta espresse e comprese con sfumature diverse, possono aiutarci a trovare insieme i fondamenti di un’ecclesiologia comune. Si tratta del terzo documento prodotto dal dialogo cattolico-assiro, dopo la Dichiarazione cristologica comune del 1994 e la Dichiarazione comune sulla «vita sacramentale» del 2017.

Sinodalità nelle Chiese anglicane ed evangeliche

Dopo i due convegni «Listening to the East» (Ascoltare l’Oriente), sulla sinodalità nella Chiesa ortodossa e nelle Chiese ortodosse orientali, dal 26 al 28 gennaio si è tenuto presso la Pontificia università San Tommaso d’Aquino un convegno su «Listening to the West» (Ascoltare l’Occidente), che si è incentrato sulla sinodalità nella prospettiva anglicana, luterana, riformata, metodista e veterocattolica. L’iniziativa, organizzata dall’Istituto di studi ecumenici dell’Angelicum, era patrocinata dal Dicastero per la promozione dell’unità dei cristiani e dalla Segreteria generale del Sinodo. Un secondo convegno «Listening to the West» prossimamente verterà sulla sinodalità secondo i battisti, i discepoli di Cristo, i pentecostali e gli evangelicali.

Dialogo cattolico – ortodosso orientale

La Commissione mista internazionale per il dialogo teologico tra la Chiesa cattolica e le Chiese ortodosse orientali (Chiese copta ortodossa, siro-ortodossa di Antiochia, apostolica armena, ortodossa sira malankarese, ortodossa tewahedo etiope e tewahedo eritrea) il 27 gennaio pubblica un nuovo documento intitolato I sacramenti nella vita della Chiesa (bit.ly/3jHdjZ7, in inglese e in francese). Firmato lo scorso 23 giugno dal card. Kurt Koch, prefetto del Dicastero per la promozione dell’unità dei cristiani, e dal vescovo copto Cirillo di Los Angeles, copresidenti della Commissione, il documento rispecchia «un ampio consenso (…) sia nella teologia sia nella pratica dei sacramenti», consenso sulla base del quale raccomanda un rafforzamento della collaborazione pastorale.

Chiesa ortodossa ucraina – Appello all’ONU

Il 31 gennaio il metropolita Onofrio della Chiesa ortodossa ucraina (UOC) in una lettera chiede aiuto alle Nazioni Unite per la protezione della libertà religiosa in Ucraina, accusando le autorità ucraine di «gravi violazioni del diritto alla libertà di coscienza e di religione». E critica sia i 5 «progetti di legge anticlericali» sia le sanzioni personali dei vertici governativi contro il clero della sua Chiesa, la quale pure si è affrancata dai suoi legami con il Patriarcato di Mosca nel 2022. Il Consiglio nazionale di sicurezza e difesa ucraino accusa tra l’altro il clero della UOC di collaborare con le forze russe e di diffondere la propaganda del Cremlino. Onofrio ricorda che l’UOC ha condannato l’aggressione armata della Russia contro il popolo ucraino fin dall’inizio. L’UOC è ancora la Chiesa ortodossa maggioritaria in Ucraina, con 12.148 parrocchie e 262 monasteri, tutte singolarmente registrate presso lo stato. Il governo ha dichiarato che il disegno di legge mira a garantire «l’indipendenza spirituale» dell’Ucraina.

Daniela Sala