USA – Nuovo presidente dei battisti, filo-Trump

Il Comitato esecutivo della Convenzione battista del Sud (Southern Baptist Convention) dal 2 aprile ha un nuovo presidente: è Ronnie Floyd, 64 anni, considerato «trumpiano». Nel 2017 ha guidato una preghiera per il presidente degli Stati Uniti nello Studio ovale. La SBC attraversa un momento di crisi, dopo che diversi scandali legati a violenze hanno scosso la comunità religiosa. Oltre a una significativa perdita di affiliati, i battisti del Sud hanno problemi ad attirare i giovani. Floyd è il pastore della mega-chiesa Cross Church in Arkansas, che conta circa 9.000 membri. È anche presidente dell’organizzazione conservatrice evangelica che coordina e presiede ogni anno le celebrazioni religiose evangeliche nel Giorno nazionale di preghiera. Il nuovo presidente ha affermato di voler focalizzare il suo mandato presidenziale soprattutto sull’evangelizzazione. Con oltre 15 milioni di membri, la SBC è la Chiesa protestante più grande degli Stati Uniti.

Santa Sede – Aggiornamento dell’Anglicanorum coetibus

Sulla base dell’esperienza fatta in 10 anni dalla pubblicazione della costituzione Anglicanorum coetibus, che permette a gruppi di cristiani anglicani d’essere ammessi nella Chiesa cattolica conservando le proprie tradizioni liturgiche, la Santa Sede il 9 aprile aggiorna le regole per le comunità anglicane-cattoliche. Com’è ora specificato, ad esempio, i chierici che sono ammessi in uno dei tre ordinariati (ex) anglicani devono lasciare la loro precedente diocesi. Inoltre l’educazione e la formazione dei seminaristi provenienti dalla tradizione anglicana è meglio coordinata con quella delle altre diocesi cattoliche della regione. Le celebrazioni liturgiche secondo la forma liturgica Divine Worship appositamente approvata dalla Santa Sede sono ora possibili anche per sacerdoti che non provengono dalla tradizione anglicana, se celebrano per fedeli dell’ordinariato.

Sud Sudan – Ritiro spirituale in Vaticano

Il 10 e l’11 aprile, su un’idea dell’arcivescovo di Canterbury Justin Welby e di comune accordo con la Segreteria di stato, si tiene in Vaticano un ritiro spirituale per le autorità civili ed ecclesiastiche del Sud Sudan. Partecipano il presidente della Repubblica e 4 dei 5 vicepresidenti designati, tutti cristiani. A conclusione del ritiro papa Francesco bacia i piedi ai 5 esponenti politici per invocarne l’impegno per la pace.

Ortodossia – Mediazione di Cipro per ristabilire l’unità

Il 19 aprile s’incontrano a Nicosia, su iniziativa dell’arcivescovo ortodosso di Cipro Chrisostomos II, i patriarchi ortodossi di Alessandria, Antiochia e Gerusalemme per affrontare la situazione della Chiesa in Ucraina. Il Comunicato finale dell’incontro di Nicosia (www.romfea.news, 19.4.2019) rivela che Chrisostomos II sta conducendo una mediazione per il ripristino dell’unità ortodossa, interrotta dal Patriarcato di Mosca in seguito alla decisione del Patriarcato ecumenico di Costantinopoli di concedere l’autocefalia (indipendenza) alla Chiesa ortodossa d’Ucraina. L’affermazione a impegnarsi per ripristinare l’unità eucaristica produce un passo avanti anche sulla questione del Qatar, che divide Gerusalemme e Antiochia dal 2013 per un conflitto di giurisdizione, che ora i due patriarchi sembrano determinati a superare. La ricostruzione dei legami di unità tra le Chiese ortodosse è propedeutica alla soluzione della crisi ucraina, che divide i Patriarcati di Mosca e Costantinopoli.

Sri Lanka – Strage nelle chiese cristiane

Il 21 aprile, nel giorno di Pasqua, sei attentati di matrice islamista colpiscono tre chiese cattoliche e tre hotel a Colombo, capitale dello Sri Lanka, e nelle vicinanze, provocando 253 vittime (il numero di 359 viene rettificato dopo qualche giorno dal governo). Molti leader religiosi nelle ore successive manifestano cordoglio, solidarietà e condanna per questi «orribili e deprecabili attacchi» (Justin Welby, arcivescovo di Canterbury), «terrificanti atti di violenza» (Olav Fykse Tveit, Consiglio ecumenico delle Chiese), «attacchi ignobili» (Maulana Mahmood Madani, organizzazione islamica indiana Jamiat Ulama-i-Hind) e pregano per le vittime (Bartolomeo I a nome delle Chiese ortodosse).

Ebraismo – Congresso ebraico mondiale su antisemitismo

Ronald Lauder, presidente del Congresso ebraico mondiale, intervenendo il 25 aprile al Festival delle religioni a Firenze afferma che c’è un ritorno dell’antisemitismo, e «la causa è che si è persa la memoria, non è stato insegnato cosa sia accaduto. L’antisemitismo è infatti una questione d’ignoranza, l’unico modo per arrestarlo è l’educazione delle nuove generazioni». Lauder ha rivolto la sua attenzione a tutte le forme di discriminazioni, tra cui «le migliaia di cattolici massacrati in Medio Oriente e in Africa, nello Sri Lanka», e ha citato Elie Wiesel, secondo il quale «l’opposto dell’amore non è l’odio, ma l’indifferenza».

Italia – Sinodo della Chiesa luterana

Nel 70° anniversario della sua fondazione, la Chiesa evangelica luterana in Italia (CELI) dedica il suo XXII Sinodo al tema «Fede e futuro – Glauben und Handeln (fede e azione)» e assume programmaticamente il tema dell’ecologia e della sostenibilità. Il decano Heiner Bludau e il presidente del Sinodo Georg Schedereit ribadiscono come la Chiesa debba svolgere anche un ruolo sociale e politico. Nella Dichiarazione conclusiva del Sinodo in 5 punti la CELI riconosce il proprio peccato nei confronti del creato, s’impegna a cambiare gli stili di vita e a creare reti per modificare le strutture sociali a favore di pace, giustizia e salvaguardia del creato.

Anglicani – Linee guida sulle violenze

Il 17° Consiglio consultivo anglicano (ACC-17), che si tiene dal 28 aprile al 5 maggio a Hong Kong, approva delle nuove linee guida per «accrescere la sicurezza di tutte le persone – specialmente bambini, giovani e adulti vulnerabili – nelle province della Comunione anglicana». Il documento è stato elaborato nell’arco di tre anni dalla Commissione Chiesa sicura, costituita su richiesta dell’ACC-16 nel 2016. Approvando le linee guida il Consiglio consultivo ha affermato di riconoscere i fallimenti del passato e di essere determinato a fare di ogni Chiesa della Comunione anglicana un luogo sicuro per ciascuno.

Daniela Sala