Chiese europee – Preghiera per il creato

I cristiani di tutte le Chiese presenti in Europa insieme in preghiera per il creato il 1° settembre: è l’invito congiunto del Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa (CCEE), della Conferenza delle Chiese europee (KEK) e della Rete cristiana europea per l’ambiente (ECEN), che il 28 agosto diffondono una dichiarazione comune dal titolo Tempo per la creazione – Preghiamo insieme per apprezzare e avere cura del dono della creazione. «Incoraggiati dalle parole della lettera enciclica di papa Francesco Laudato si’ a riconoscere la nostra responsabilità condivisa (...) invitiamo calorosamente tutti i cristiani europei, le Chiese membri della KEK e le conferenze episcopali del CCEE, le parrocchie, le comunità ecclesiali e ogni persona di buona volontà ad aderire al Tempo per la creazione, a celebrare insieme il Tempo per la creazione nell’ambito delle nostre rispettive tradizioni liturgiche, e a sostenere la comune fede cristiana in Dio Creatore». Per l’occasione le Chiese propongono una preghiera particolare per la creazione.

Francesco e Bartolomeo I – Creato

Per celebrare la III Giornata mondiale di preghiera per la cura del creato, quest’anno per la prima volta papa Francesco e il patriarca ecumenico Bartolomeo I pubblicano un messaggio congiunto, uscito il 1° settembre. Cf. Regno-doc. 17,2017,568.

Dialogo cattolico-ortodosso

Si riunisce nell’isola greca dal 5 al 9 settembre il Comitato di coordinamento della Commissione mista internazionale per il dialogo teologico tra la Chiesa cattolica e la Chiesa ortodossa (nel suo insieme), che nel 2016 con il Documento di Chieti (cf. Regno-doc. 17,2016,576) ha raggiunto un significativo accordo sul rapporto tra il primato del vescovo di Roma e la sinodalità della Chiesa universale. La Commissione è presieduta attualmente dal card. Kurt Koch, presidente del Pontificio consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani, e dall’arcivescovo Job (Getcha) di Telmesso, che dal 2016 ha sostituito Giovanni (Zizioulas) di Pergamo. Nel corso dell’incontro il Comitato decide di redigere un documento intitolato Verso l’unità nella fede: questioni teologiche e canoniche, che sintetizzerà 37 anni di dialogo cattolico-ortodosso e porrà l’agenda della prossima fase di dialogo. Secondo il comunicato diffuso dal Patriarcato di Mosca, il cui rappresentante (metropolita Hilarion di Volokolamsk) era presente a Leros, nella trattazione dei fatti che portarono alla rottura della comunione tra le Chiese cattolica e ortodossa nell’XI secolo e delle loro conseguenze verrà anche risollevato il problema dell’uniatismo, per quanto già risolto nel 1993 con il Documento di Balamand e rigettato dalla Chiesa cattolica come metodo di unione, ma ancora un nervo scoperto nelle relazioni in particolare con l’ortodossia russa, soprattutto a causa della perdurante crisi ucraina. La prossima riunione del Comitato di coordinamento è prevista per la fine del 2018.

Gruppo misto di lavoro tra Consiglio ecumenico delle Chiese e Chiesa cattolica

Presieduto nell’attuale mandato (2014-2021) dal metropolita Nifon di Targoviste della Chiesa ortodossa romena e dall’arcivescovo cattolico di Dublino Diarmuid Martin, il Gruppo misto di lavoro tra Consiglio ecumenico delle Chiese e Chiesa cattolica s’incontra a Lisbona dal 12 al 15 settembre, e forma due gruppi di lavoro rispettivamente sul tema del peace-building e sulle questioni legate a migranti e rifugiati. Rispetto al primo nodo viene riconosciuto che la cultura, la religione e anche il dialogo possono essere strumentalizzati fino a diventare detonatori di violenza e conflitto, e di conseguenza le comunità di fede hanno la responsabilità di capire come partecipare costruttivamente ai processi di soluzione dei conflitti e prevenzione della violenza. Rispetto alla questione immigrati/rifugiati, l’attuale situazione è qualificata senza mezzi termini come «segno dei tempi», che richiede una risposta comune da parte delle Chiese nel rafforzamento di una cultura dell’apertura e dell’inclusione. Il Gruppo misto presenterà delle raccomandazioni su entrambi i temi alla Chiesa cattolica e al CEC.

Dialogo luterano-mennonita-cattolico

Un gruppo di teologi s’incontra a Strasburgo dal 15 al 19 settembre per concludere il rapporto su Battesimo e incorporazione al corpo di Cristo, la Chiesa, sintesi dell’attuale fase del dialogo trilaterale tra luterani, mennoniti e cattolici svoltasi dal 2011 al 2017. Gli estensori, i prof. Theodor Dieter (luterano), William Henn (cattolico), John Rempel e Fernando Enns (mennonita) lo presenteranno alle rispettive comunioni mondiali per lo studio e la valutazione. Durante i 5 anni di dialogo la commissione trilaterale ha discusso questioni legate alla relazione tra battesimo, peccato e salvezza, alla celebrazione del battesimo e alla sua relazione con la fede e l’appartenenza alla comunità cristiana, e su come il battesimo è vissuto nella sequela cristiana.

Santa Sede – Lega musulmana mondiale

Un comitato permanente congiunto di dialogo tra Santa Sede e Lega musulmana mondiale: viene annunciato in un comunicato della Sala stampa vaticana in occasione dell’udienza concessa il 20 settembre da papa Francesco a Muhammad al-Issa, segretario generale della Lega musulmana mondiale, e del successivo incontro il 21 tra il card. Jean-Louis Tauran, presidente del Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso, e la delegazione della Lega. Nel corso dell’incontro viene ribadito che religione e violenza sono incompatibili; le religioni hanno risorse morali capaci di contribuire alla fraternità e alla pace; il fenomeno del fondamentalismo, in particolare quello violento, è preoccupante e necessita di uno sforzo congiunto per contrastarlo. Inoltre esistono situazioni dove la libertà di coscienza e quella di religione non sono del tutto rispettate e tutelate, onde l’urgenza di rimediarvi, rinnovando il «discorso religioso» e rivedendo i testi scolastici.

Esercito della salvezza – 130 anni in Italia

Il 16 settembre l’Esercito della salvezza celebra a Roma i 130 anni di presenza in Italia, da quando nel 1887 i primi salutisti giunsero a Roma, per poi diffondersi in tutta la penisola. Sono presenti il generale André Cox e la moglie Silvia, responsabile dei ministeri femminili mondiali. Oggi l’Esercito della salvezza conta in Italia circa 2.000 membri, e ha come comandante in capo il tenente colonnello Massimo Tursi.

Daniela Sala