FLM – Assemblea generale

La XII Assemblea generale della Federazione luterana mondiale (FLM) raccoglie dal 10 al 16 maggio a Windhoek, in Namibia, oltre 800 partecipanti, dei quali 324 delegati dalle 145 Chiese membro presenti in 98 paesi. Convocata nell’anno del 500° anniversario della Riforma protestante e ispirata dal motto «Liberati dalla grazia di Dio», l’Assemblea nel suo documento conclusivo esprime riconoscenza per i frutti del dialogo ecumenico, in particolare per la commemorazione congiunta del 500° della Riforma a Lund, con la partecipazione del papa (cf. Regno-att. 18,2016,518ss; Regno-doc. 19,2016,585), e per il cammino di riconciliazione tra luterani e mennoniti che ha sanato l’inimicizia nata nel XVI secolo. Infine nomina il nuovo presidente, che succede a Mounib Younan: è l’arcivescovo nigeriano Musa Panti Filibus.

ARCIC III – Documento su Imparare a essere Chiesa

La III Commissione internazionale anglicana – cattolica romana (ARCIC III), che sta portando avanti la terza fase del dialogo ecumenico tra la Santa Sede e la Comunione anglicana, dal 14 al 20 maggio tiene a Erfurt in Germania il suo settimo incontro, nel corso del quale approva il suo primo documento di questo ciclo, intitolato Camminare insieme sulla via: imparare a essere Chiesa – locale, regionale, universale. La bozza esaminata nel 2016 a Toronto (cf. Regno-att. 12,2016,371) ha subito un’ampia riscrittura, secondo il Comunicato dell’ARCIC. Il documento approvato impiega il metodo dell’«ecumenismo recettivo» per esaminare le strutture attraverso le quali anglicani e cattolici governano e mantengono la comunione a livello locale, regionale e universale, e analizza i principi teologici condivisi dalle due confessioni e le differenti strutture che sulla base di essi prendono le decisioni. La pubblicazione è prevista per il 2018.

Ucraina – Patriarcati ortodossi

In Ucraina s’inasprisce la disputa su un emendamento alla legge sulla religione, votato dal Parlamento il 18 maggio, in base al quale le comunità parrocchiali possono cambiare la loro giurisdizione senza il nulla osta del vescovo locale. Negli ultimi anni diverse decine di parrocchie hanno rotto con la Chiesa ortodossa ucraina – Patriarcato di Mosca per unirsi alla Chiesa ortodossa ucraina – Patriarcato di Kiev, nel contesto del conflitto politico e militare in corso con la Russia. Il Patriarcato di Mosca ha condannato l’emendamento come inammissibile e ha chiesto aiuto ai leader di Russia, Germania e Francia, al segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres, a papa Francesco e al segretario generale del Consiglio ecumenico delle Chiese, Olav Fykse Tveit, contro «un esempio lampante di violazione del diritto alla libertà religiosa». La Chiesa ortodossa ucraina – Patriarcato di Mosca ha anche protestato contro una proposta di legge per un trattamento speciale delle comunità religiose che fanno riferimento a uno stato come la Russia, considerato come un aggressore dal Parlamento ucraino. Circa il 70% dei 45 milioni di ucraini si professano cristiani ortodossi, ma appartengono a tre diverse Chiese: Chiesa ortodossa ucraina – Patriarcato di Mosca, la Chiesa ortodossa ucraina – Patriarcato di Kiev e la Chiesa ortodossa autocefala ucraina.

CEC, Global Christian Forum, Santa Sede, pentecostali ed evangelicali

Su invito del Consiglio ecumenico delle Chiese (CEC) e del Global Christian Forum (GCF), un organismo che è attualmente l’unico luogo d’incontro per tutte le correnti nelle quali si presenta oggi la fede cristiana (anglicana, carismatica, evangelicale, cattolica romana, ortodossa, pentecostale, protestante «storica», delle «megachiese» e delle comunità ecumeniche; cf. Regno-att. 20,2011,705), s’incontrano a Bossey in Svizzera il 22 e 23 maggio i vertici del CEC, della Fraternità pentecostale mondiale (Pentecostal World Fellowship, PWF), dell’Alleanza evangelicale mondiale (World Evangelical Alliance, WEA) e dell’organismo vaticano incaricato per il dialogo ecumenico, il Pontificio consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani. È la prima volta che un incontro del genere si realizza, e va letto come momento consultivo per lanciare il prossimo incontro del Comitato internazionale del GCF a Taizé (8-13.2.2018) e soprattutto il prossimo incontro mondiale a Bogotá, in Colombia (24-27.4.2018).

Germania – Kirchentag

Nell’anno in cui si festeggia il 500° anniversario della Riforma protestante si tiene a Wittenberg, culla simbolica della Riforma, dal 24 al 28 maggio il 36° Kirchentag degli evangelici tedeschi (24-28 maggio).

Francia – Una donna presidente delle Chiese protestanti

La pastora Emmanuelle Carrière-Seyboldt, 47 anni, è la nuova presidente del Consiglio nazionale della Chiesa protestante unita di Francia, nata nel 2013 dall’unione della Chiesa riformata di Francia e della Chiesa evangelica luterana (cf. Regno-att. 4,2011,124). Viene eletta nel Sinodo nazionale che si tiene a Lille dal 25 al 28 maggio, e succede al pastore Laurent Schlumberger. Nel corso del Sinodo viene approvata anche la nuova Dichiarazione di fede, elaborata attraverso un processo sinodale per enunciare in un linguaggio semplice le convinzioni fondamentali che tutti i protestanti condividono. La Chiesa protestante unita di Francia ha circa 400.000 aderenti, 1.100 luoghi di culto e 450 pastori, di cui il 35% donne.

Bose – Spiritualità della Riforma

«Giustificazione. L’Evangelo della grazia» è il tema dell’VIII Convegno ecumenico internazionale di spiritualità della Riforma che si tiene presso il Monastero di Bose dal 26 al 28 maggio. Il teologo valdese Paolo Ricca e il card. Walter Kasper, già presidente del Pontificio consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani, delineano come sfide per il dialogo futuro le questioni etiche e la problematica dell’intercomunione.

Santa Sede e CEI – Ramadan

Dal 26 maggio al 24 giugno i musulmani celebrano il mese del ramadan, e come consuetudine il dicastero della Santa Sede dedicato al dialogo interreligioso, il Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso, invia a tutti i musulmani un messaggio di auguri, intitolato «Cristiani e musulmani: insieme per la cura della casa comune». Quest’anno ricorrono i 50 anni dal primo messaggio, nel 1967, e il tema focalizzato è quello ecologico. Il 18 maggio anche l’Ufficio nazionale per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso della Conferenza episcopale italiana invia un messaggio augurale ai musulmani del nostro paese: «Rinnoviamo la nostra disponibilità e il nostro impegno a creare occasioni d’incontro e di conoscenza, di amicizia e di condivisione: perché le nostre comunità possano unire il loro sguardo verso un presente e un futuro di pace e di convivenza tra le fedi e tra i popoli».

Daniela Sala