Esercito della salvezza – 150 anni

Il 2 luglio ricorrono i 150 anni dalla fondazione dell’Esercito della salvezza, movimento d’ispirazione metodista che nasce nel 1865 a Londra grazie al pastore William Booth. La ricorrenza viene celebrata con un congresso a Londra, con la partecipazione di oltre 18.000 ufficiali e soldati dell’Esercito. Oggi il movimento è presente in 125 paesi, affiancando alla predicazione opere sociali come scuole, case per bambini, ostelli per senza fissa dimora, ospedali, programmi d’emergenza per i disastri; i membri sono circa 1,5 milioni. In Italia è presente dal 1887 ed è membro della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI). Dal 2014 il capo del comando è il tenente colonnello Massimo Tursi.

Luterani – Charleston e peccato di razzismo

L’agenzia Lutheran World Information pubblica il 2 luglio la dichiarazione «Il peccato di razzismo», adottata durante l’incontro del Consiglio della Federazione luterana mondiale del 18-22 giugno a Ginevra, per sensibilizzare le congregazioni e promuovere una campagna contro il razzismo all’interno di chiese e parrocchie. In essa il razzismo è definito un «peccato strutturale», che purtroppo si ha la tentazione d’individuare al di fuori della propria amata comunità. L’occasione che origina questa denuncia è la strage di Charleston del 18 giugno, il cui presunto autore è membro di una congregazione che fa parte della Chiesa evangelica luterana in America (ELCA), e le 9 vittime sono state uccise nella Chiesa episcopale metodista africana Emanuel, pure appartenente all’ELCA.

Giubileo della Riforma 2017 – Calendario

Nello scambio di lettere tra il presidente del Consiglio delle Chiese evangeliche in Germania Heinrich Bedford-Strohm e il presidente della Conferenza episcopale tedesca il card. Reinhard Marx, diffuso all’inizio di luglio, vi è il reciproco impegno a celebrare i 500 anni dall’affissione delle tesi di Lutero a Wittenberg come una «festa di Cristo» e l’annuncio di una serie di appuntamenti: un pellegrinaggio comune in Terra santa dal 16 al 22 ottobre 2016; una celebrazione di perdono e riconciliazione l’11 marzo 2017 a Berlino; una celebrazione ecumenica dell’Esaltazione della croce il 14 settembre 2017; un meeting nell’autunno 2017 tra vescovi luterani, vescovi cattolici, Comitato centrale dei cattolici tedeschi e Kirchentag evangelico che definirà una posizione comune sull’essere cristiani nella società secolarizzata.

CEC – 600° morte di Jan Hus

Il 6 luglio, 600° anniversario della condanna al rogo del riformatore ceco Jan Hus, decretata dal concilio di Costanza, il Consiglio ecumenico delle Chiese ne ricorda la personalità e la testimonianza: «Il rinnovamento della Chiesa una, santa, cattolica e apostolica fu al cuore della vocazione di Jan Hus come servo di Dio. In un’epoca di profonde divisioni nella Chiesa (…) Hus esortò i suoi seguaci a proclamare la Chiesa una come il corpo mistico di Cristo fatto dal popolo eletto di Dio». E continua: «Per sei secoli la sua eredità ha incoraggiato il rinnovamento in molte tradizioni cristiane e nella ricerca dell’unità della Chiesa». Giovanni Paolo II, il 18 dicembre a Praga, ha chiesto perdono per la condanna a morte emessa proditoriamente dal Concilio di Costanza.

Valdesi – Otto per mille

L’agenzia Notizie evangeliche dell’8 luglio pubblica i dati relativi all’otto per mille della Chiesa valdese, comunicati dall’Agenzia delle entrate nel 2015. Le firme sottoscritte alla denuncia dei redditi del 2012 sono 604.345 (3,19%), equivalenti a 40.285.000 euro. Il totale delle firme è leggermente inferiore all’anno precedente (-8.657), ma con un assestamento fisiologico dopo anni di costante aumento. Ed ecco i dati per le altre confessioni: Chiesa cattolica 15.185.809 (per un importo di € 1.013.054.493, cui dovranno essere sottratti circa 17 milioni per il conguaglio dall’anno precedente, visto che le scelte sono in calo, -418.225 dall’anno precedente), avventisti 35.119, Assemblee di Dio 48.900, luterani 63.378, ebrei 87.510.

Avventisti – Ordinazione delle donne

L’8 luglio i delegati riuniti per la 60a Conferenza generale della Chiesa avventista del settimo giorno, tenutasi dal 2 all’11 luglio a San Antonio in Texas (USA), hanno detto no al riconoscimento a livello mondiale dell’ordinazione femminile. Dopo 5 anni di consultazioni in tutte e 13 le regioni della Chiesa avventista mondiale, con voto segreto hanno respinto una mozione che avrebbe permesso alle singole divisioni regionali di decidere in autonomia circa la validità della consacrazione delle donne al ministero pastorale, concludendo un processo caratterizzato da un dibattito acceso e dai toni talvolta aspri. La Conferenza generale, che ha definito le linee guida della Chiesa avventista mondiale per i prossimi 5 anni, aveva come titolo: «Sorgi! Risplendi! Gesù ritorna!». Il prossimo appuntamento sarà a Indianapolis (Indiana, USA) nel 2020. Nel mondo la Chiesa avventista del settimo giorno conta 18 milioni di fedeli, prevalentemente al di fuori del Nord America, dov’è nata, ed è in crescita.

Alleanza battista mondiale – 21° Congresso

Si tiene a Durban, in Sudafrica, dal 22 al 26 luglio il 21° Congresso dell’Alleanza battista mondiale (ABM), sul tema «Gesù Cristo, la porta». L’appuntamento, che si tiene ogni 5 anni, vede la nomina di Ngwedla Paul Msiza, sudafricano, secondo presidente africano dell’ABM dopo il liberiano William Tolbert. Tolbert fu presidente dal 1965 al 1970, poi fu eletto presidente della Liberia nel 1971 e assassinato nel colpo di stato militare del 1980. Msiza succede allo statunitense John Upton. Molte delle federazioni confessionali cristiane globali hanno oggi vertici provenienti dal Sud del mondo, a evidenziare lo spostamento a Sud del baricentro del cristianesimo.


Dialogo cristiano-buddhista

Verte sul tema «Generare giustizia: cristiani e buddhisti a colloquio su religione, genere, sessualità e potere», la consultazione che si tiene a Bangkok, in Thailandia, dal 26 al 30 luglio su iniziativa del Consiglio ecumenico delle Chiese (CEC) e della Rete internazionale dei buddhisti impegnati (INEB), con l’intenzione d’esaminare la relazione tra religione e genere da una prospettiva interreligiosa e il ruolo della religione nel superare le discriminazioni basate su genere e sessualità e promuovere un mondo giusto e inclusivo. Il tema è di scottante attualità se si pensa alla diffusione del turismo sessuale e della tratta delle persone in paesi dove sono presenti sia il cristianesimo sia il buddhismo. Nella consultazione cristiani e buddhisti hanno condiviso esperienze e prospettive, concludendo nella dichiarazione finale che «nessuna religione è superiore all’altra, e quindi l’apprendimento è facilitato dal dialogo interreligioso e dall’azione ispirata da ciò che è complementare nelle nostre tradizioni di fede. Nelle nostre differenze abbiamo qualcosa da offrire gli uni agli altri».

SAE – Sessione estiva

La Sessione estiva di formazione ecumenica del Segretariato attività ecumeniche, sul tema «In cammino verso un nuovo ecumenismo. Va’ e d’ora in poi non peccare più (Gv 8,11)», si tiene ad Assisi dal 26 luglio al 1° agosto. I partecipanti si confrontano sul tema in 4 gruppi: «La recezione dell’ecumenismo: luci e ombre» (P. Gajewski, G. Cereti, T. Valdman, G. Codrea), «A 50 anni da Nostra aetate: quale dialogo tra ebrei e cristiani» (A. Caponera, M. Cassuto Morselli, D. Romano), «L’ecumenismo oggi: prospettive per il dibattito teologico» (W. Jourdan, D. Kampen, P. Sgroi, P. Yfantis), «I matrimoni misti come luogo di ospitalità e identità» (M. Aprile e A. Lari, D. Schneider e S. Ventura, G. Bottoni). I lavori si concludono con una tavola rotonda su «Le parole nuove dell’ecumenismo: ecumenismo ricettivo, discernimento, mutua affidabilità».

Giappone – 70° di Hiroshima

Nel 70° anniversario dell’esplosione delle bombe atomiche a Hiroshima e Nagasaki il 6 e il 9 agosto 1945, un pellegrinaggio ecumenico organizzato dal Consiglio ecumenico delle Chiese si reca in Giappone dal 5 al 9 agosto. La delegazione è composta di leader di Chiese di 7 paesi: Stati Uniti, Germania, Giappone, Corea del Sud, Norvegia, Paesi Bassi e Pakistan, ed è guidata dalla vice-moderatrice del CEC, il vescovo metodista Mary Ann Swenson. L’obiettivo è sensibilizzare i governi e l’opinione pubblica globale sulla necessità di mettere al bando le armi nucleari, scelta sulla quale l’iniziativa «Humanitarian Pledge» del CEC ha riscontrato un sostegno crescente in tutte le parti del mondo.

Chiesa unita del Canada – Combustibili fossili

Dopo la Federazione luterana mondiale e la Chiesa d’Inghilterra, anche la Chiesa unita del Canada, riunita a Corner Brook dal 13 al 15 agosto per il Consiglio generale, decide di disinvestire 8,7 milioni di dollari dal settore dei combustibili fossili per reinvestirli in energie rinnovabili. È una politica raccomandata dal Consiglio ecumenico delle Chiese, di cui la Chiesa fa parte, per manifestare l’impegno fattivo dei cristiani a favore di un’economia sostenibile per il pianeta. Nel corso della stessa assemblea la Chiesa unita del Canada e la Chiesa unita di Cristo (USA) sottoscrivono un accordo di «piena comunione», che significa che le due Chiese riconoscono i rispettivi sacramenti e l’ordinazione dei rispettivi ministri, permettendone l’interscambio, come avviene per esempio per le comunità valdesi e metodiste in Italia (cf. sopra).

Comunità di Taizé – Anniversari

Nel 2015 ricorrono tre anniversari significativi per la Comunità ecumenica di Taizé: il centenario della nascita (12 maggio), il 75° di fondazione (20 agosto), il 10° anno dalla morte di frère Roger Schutz. Tutti i leader delle principali confessioni cristiane inviano messaggi: il patriarca ecumenico Bartolomeo I, il segretario generale della FLM Martin Junge, il vice-segretario generale dell’Alleanza evangelicale mondiale Wilf Gasser, il segretario generale del CEC Olav Fykse Tveit. Anche papa Francesco scrive a frère Alois e alla comunità, il 16 agosto, ricordando così il fondatore: «Cercando con passione l’unità della Chiesa, corpo di Cristo, frère Roger si è aperto ai tesori custoditi nelle diverse tradizioni cristiane, senza tuttavia compiere una rottura con la sua origine protestante. Con la perseveranza di cui ha dato prova durante la sua lunga vita, ha contribuito a modificare le relazioni tra cristiani ancora separati, tracciando per molti un cammino di riconciliazione». E conclude con la speranza che «possa la Comunità di Taizé mantenere sempre ardenti la testimonianza che ha reso a Cristo risorto e l’appello che ha incessantemente rinnovato a “scegliere di amare”».

Sinodo delle Chiese valdesi e metodiste

Come ogni anno, si svolge a Torre Pellice (TO) il Sinodo delle Chiese valdesi e metodiste, massimo organo decisionale della più antica minoranza cristiana in Italia. Essa quest’anno commemora anche i 40 anni del Patto d’integrazione, attraverso il quale nel 1975 la Conferenza metodista e il Sinodo valdese raggiunsero la piena integrazione. L’assemblea discute di vari temi, dai progetti d’accoglienza dei profughi al tema della famiglia e delle unioni civili, ma l’argomento che catalizza l’attenzione dell’opinione pubblica è la lettera aperta, che viene pubblicata il 24 agosto, in risposta alla richiesta di perdono di papa Francesco del 22 giugno al Tempio valdese di Torino (cf. Regno-doc. 28,2015,11; Regno-att. 7,2015,442). Vi si esprime rispetto e commozione per il gesto del papa, e accoglienza di un’apertura che promette di aprire strade nuove: «Nella sua richiesta di perdono cogliamo inoltre la chiara volontà di iniziare con la nostra Chiesa una storia nuova, diversa da quella che sta alle nostre spalle in vista di quella “diversità riconciliata” che ci consenta una testimonianza comune al nostro comune Signore Gesù Cristo. Le nostre Chiese sono disposte a cominciare a scrivere insieme questa storia, nuova anche per noi». L’affermazione secondo cui «questa nuova situazione non ci autorizza però a sostituirci a quanti hanno pagato col sangue o con altri patimenti la loro testimonianza alla fede evangelica e perdonare al posto loro» viene interpretata dai media generalisti come una doccia scozzese, mentre in ambito ecclesiale cattolico ed ecumenico è giustamente ricomposta nel contesto di un percorso ininterrotto di verità, perdono e riconciliazione.

Daniela Sala