Comunione anglicana – Meeting dei primati

Dall’11 al 15 gennaio si riuniscono a Canterbury in Gran Bretagna i 38 primati della Comunione anglicana, su invito dell’arcivescovo di Canterbury Justin Welby, per dirimere i dissensi tra le diverse province riguardo il magistero sulle questioni concernenti la sessualità.

Francesco al Tempio maggiore di Roma

Il 17 gennaio papa Francesco si reca in visita alla Sinagoga di Roma, per la prima volta nei suoi tre anni di pontificato.

KEK-CEC – Mappare la migrazione

Una pubblicazione che raccoglie insieme testimonianze di prima mano, studi teologici e analisi sociologiche: è il documento Mappare la migrazione. Mappare le risposte delle Chiese in Europa. Appartenenza, comunità e integrazione: la testimonianza e il servizio delle Chiese in Europa, che viene pubblicato il 18 gennaio a cura della Commissione ecclesiale per i migranti in Europa (CCME), della Conferenza delle Chiese europee (KEK) e del Consiglio ecumenico delle Chiese. Si tratta di una riedizione di un precedente studio dei tre organismi ecumenici, completamente riveduta alla luce della nuova situazione delle migrazioni in Europa, e vuole dimostrare come il fenomeno contribuisca a una più diversificata presenza religiosa nel continente, e come interessi la missione delle Chiese. In inglese su www.ccme.be.

Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani

Francesco riceve un vescovo luterano donna. Il 18 gennaio, giorno di apertura della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, papa Francesco riceve in udienza come ogni anno una delegazione ecumenica finlandese, che per la ricorrenza del 19 gennaio dedicata a sant’Enrico, patrono ed evangelizzatore della Finlandia, si reca in pellegrinaggio a Roma. Quest’anno la delegazione include il vescovo di Helsinki Irja Askola, primo vescovo donna eletto nella Chiesa evangelica luterana della Finlandia nel 2010.

ONU-CEC – Crisi dei rifugiati in Europa

In Europa va rafforzato il coordinamento e incentivata la cooperazione al fine di accogliere dignitosamente i migranti che si stanno riversando sul Vecchio continente: è in sintesi quanto affermato durante la Conferenza di alto livello (Ginevra, 18-19 gennaio), convocata d’urgenza dal Consiglio ecumenico delle Chiese (CEC) in collaborazione con l’UNICEF, l’UNFPA e l’UNHCR, e che vede confrontarsi esponenti di governo, delle Nazioni Unite e della società civile, ma anche numerosi rappresentanti di organizzazioni ecclesiastiche da Europa, Africa e Medioriente. Il vertice sottolinea alcune priorità nella gestione della crisi migratoria, come l’integrazione dei migranti, senza tralasciare il ruolo dirimente che possono avere in questo le comunità di fede sul territorio.
Al termine viene sottoscritta una dichiarazione dal titolo La risposta dell’Europa alla crisi dei rifugiati e migranti – Partenza, transito, accoglienza e protezione: un appello a favore della condivisione delle responsabilità e alla cooperazione nell’azione. Tra i diversi punti toccati nell’appello il primato del diritto internazionale, e quindi la necessità, in qualsiasi circostanza, di rispettare i diritti dei rifugiati e migranti, a prescindere dalla loro origine nazionale, etnica, religiosa o di genere; la necessità di una maggiore cooperazione tra i vari attori che si occupano di rifugiati e migranti in Europa; l’urgenza di «espandere e facilitare l’istituzione di corridoi umanitari sicuri e legali per rifugiati che si spostano verso l’Europa». Tra le altre iniziative, viene presentato anche il progetto dei corridoi umanitari «Mediterranean Hope», promosso dalla Federazione delle Chiese evangeliche in Italia (FCEI), in collaborazione con la Comunità di Sant’Egidio.

Italia – Consiglio per le relazioni con l’islam

S’insedia con una prima riunione presso il Ministero dell’interno il 19 gennaio il nuovo Consiglio per le relazioni con l’islam italiano, istituito dal ministro Angelino Alfano per dare consulenza al Governo sulle questioni relative alla presenza in Italia di comunità musulmane. È presieduto dal ministro dell’Interno e coordinato da Paolo Naso, docente di Scienza politica all’Università di Roma «La Sapienza». In precedenza vi erano stati la Consulta per l’islam italiano (2005), il Comitato per l’islam italiano (2010), la Conferenza permanente religioni, cultura e integrazione (2013).

Chiese ortodosse – Sinassi dei primati

Su invito del patriarca ecumenico Bartolomeo I si tiene a Chambésy (Svizzera) dal 21 al 28 gennaio la Sinassi dei primati delle Chiese ortodosse autocefale, che approva i documenti preparatori, l’agenda e il regolamento del Sinodo panortodosso: a Creta, dal 16 al 27 giugno prossimi.

Giubileo della Riforma – Celebrazioni

Con un comunicato stampa congiunto, il 25 gennaio la Federazione luterana mondiale (FLM) e il Pontificio consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani lanciano la notizia che papa Francesco sarà a Lund (Svezia) il prossimo 31 ottobre per prendere parte all’avvio del Giubileo della Riforma protestante che ricorrerà nel 2017, al fianco del presidente e del segretario generale della FLM, rispettivamente il vescovo Munib A. Younan e il pastore Martin Junge. A Lund la celebrazione comune, incentrata sui «doni della Riforma» per le due confessioni, sarà fondata su una guida liturgica appositamente preparata da cattolici e luterani e inviata alle Chiese della FLM e alle conferenze episcopali cattoliche, e tradotta in italiano su Regno-doc. 1,2016,58.

Islam – Dichiarazione di Marrakesh

Viene da molti definito storico nel mondo arabo-musulmano l’incontro del 27 gennaio a Marrakesh, in Marocco, nel quale circa 300 tra dignitari, studiosi e rappresentanti religiosi di tutte le confessioni provenienti da Egitto, Turchia, Iraq, Pakistan e Iran si riuniscono in un forum dal tema «I diritti delle minoranze religiose nelle società a maggioranza musulmana: il quadro giuridico e un invito all’azione». Durante il vertice i partecipanti formulano una nuova dichiarazione, la Dichiarazione di Marrakesh, radicata nella Carta di Medina stilata da Maometto nel 622, e considerata la prima costituzione del mondo musulmano. L’obiettivo è quello di riprenderne i principi per affermare con termini e frasi più moderni e secondo la legge islamica i diritti delle minoranze religiose, per contrastare la filosofia radicale del sedicente «Stato islamico» (ISIS), opponendole la vera tradizione musulmana.

Daniela Sala