Dialogo con le Chiese ortodosse orientali

I cristiani di tutte le confessioni «in questi tempi di persecuzione» devono camminare uniti: è il messaggio che esce dal 13° Incontro della Commissione mista internazionale per il dialogo teologico tra la Chiesa cattolica e le Chiese ortodosse orientali, che si tiene al Cairo dal 31 gennaio al 6 febbraio presso la sede della Chiesa copta ortodossa. Il tema centrale dell’incontro era la domanda teologica: in quale modo i non credenti e i non battezzati hanno parte alla redenzione, dal momento che Dio vuole la salvezza di tutti gli uomini? La Commissione, che è nata nel 2003, è costituita da rappresentanti delle Chiese cattolica, ortodossa sira, copta, apostolica armena, etiopica Tewahedo, eritrea Tewahdo, malankarese.

Chiese ortodosse verso il Sinodo panortodosso

Tensioni tra Grecia e Costantinopoli. Mentre si avvicina la data del Sinodo panortodosso, che si terrà a Creta dal 16 al 27 giugno, tra le Chiese ortodosse emergono tensioni. Il 3 febbraio l’arcivescovo Ieronymos, primate della Chiesa ortodossa greca, rivela al Sinodo della propria Chiesa che non sono stati motivi personali a impedire la sua partecipazione all’ultima riunione preparatoria a Chambésy (come affermato dal comunicato ufficiale della sinassi), ma una tensione giunta quasi al punto della rottura dei rapporti con il Patriarcato Ecumenico, che agirebbe – secondo la lettura di Atene – in modo da minare l’indipendenza della Chiesa greca. Secondo alcuni osservatori, pesa anche la tendenza conservatrice di quest’ultima, che in molti suoi esponenti non accetta le aperture e l’atteggiamento ecumenico del patriarca Bartolomeo. In ogni caso la crisi rientra, perché il 9 marzo l’arcivescovo Ieronymos annuncia che parteciperà al Sinodo panortodosso, e in aprile invita Bartolomeo a Lesbo per incontrare insieme al papa i rifugiati.

Australia – Chiese contro le deportazioni di migranti

Il 4 febbraio mons. Vincent Long, delegato della Conferenza dei vescovi cattolici australiani per i rifugiati, afferma in un comunicato che la Chiesa cattolica è pronta a fornire asilo a quanti lo richiedono, e critica la politica del Governo che ha deciso di spostare centinaia di migranti sull’isola di Nauru, dove sorgono alcuni campi di detenzione. Secondo la legge, i migranti non possono essere accolti in Australia neanche se vengono ritenuti rifugiati politici o civili. Anche le altre comunità cristiane del paese offrono le proprie strutture per impedire la deportazione: lo stesso giorno il primate anglicano Peter Catt dichiara la disponibilità di una decina di chiese anglicane, fra cui la cattedrale di Brisbane.

Chiesa d’Inghilterra – No al lavoro domenicale

Un danno per la comunità e la vita familiare, con tempo sottratto ai figli e alle attività condivise: in una nota l’8 febbraio il vescovo di Saint Albans, Alan Smith, esprime la preoccupazione della Chiesa d’Inghilterra dopo l’annuncio del ministro britannico per il Commercio, Sajid Javid, che verrà presentata alla Camera dei comuni una modifica all’Enterprise Bill orientata ad ampliare l’orario di apertura domenicale dei negozi. Cambiare la legge – sostiene il vescovo anglicano – avrebbe un effetto negativo sulla comunità, in cambio di pochi benefici per l’economia: «Le nostre leggi sul commercio domenicale sono basate su un compromesso che la maggioranza della gente tuttora appoggia. Non abbiamo alcuna dimostrazione che l’ulteriore liberalizzazione degli orari porterà risultati tangibili. L’esperienza dei Giochi olimpici del 2012 non convince, laddove la crescita degli affari negli esercizi di grandi dimensioni è avvenuta a scapito di quelli più piccoli. Si stima che nel settore minimarket saranno persi 8.800 posti di lavoro che non verranno interamente compensati da nuovi posti in altre attività».

Islam in Italia – Patti di Firenze e di Torino

Vengono firmati rispettivamente l’8 e il 9 febbraio i «patti di condivisione e di cittadinanza attiva» tra le amministrazioni comunali di Firenze e Torino e le comunità islamiche del territorio.

Stati Uniti – Dialogo cattolici-musulmani

L’11 febbraio nasce un organismo denominato Dialogo nazionale cattolico-musulmano, promosso dal Comitato per gli affari ecumenici e interreligiosi dell’episcopato statunitense. Prenderà il via all’inizio del 2017 e avrà come suo primo copresidente, da parte cattolica, l’arcivescovo di Chicago, Blase J. Cupich. La popolazione di fede islamica negli Stati Uniti è attualmente stimata in circa 3.300.000 di persone, pari a circa l’1% della popolazione, ma il numero raddoppierà entro il 2050, secondo il Pew Research Center.

Francesco e Cirillo insieme a Cuba

Il 12 febbraio per la prima volta papa Francesco e il patriarca di Mosca Cirillo, primate della Chiesa ortodossa russa, s’incontrano all’aeroporto dell’Avana, a Cuba, e firmano una Dichiarazione comune.

Dialogo interreligioso – 12a Conferenza di Doha

Che cosa possono e devono fare le religioni per costruire la pace e favorire l’armonia nella società? È la domanda al centro della XII Conferenza di dialogo interreligioso tenutasi il 16 e 17 febbraio a Doha, in Qatar, sul tema «Sicurezza spirituale e intellettuale alla luce delle dottrine religiose». Tra i numerosi partecipanti il card. Jean-Louis Tauran, presidente del Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso, che nel suo intervento ha esortato i leader religiosi a «insegnare i contenuti delle rispettive fedi e a non aver paura di denunciare il comportamento di gruppi» che non hanno nulla a che vedere con la religione.

Dialogo islamo-cristiano – Santa Sede e Al-Azhar

«Al-Azhar e la Santa Sede hanno concordato sulla necessità di tenere una riunione congiunta per uscire dalla fase di sospensione del dialogo bilaterale», dice un comunicato ufficiale dell’Università islamica egiziana il 17 febbraio. Il 17 settembre 2013 papa Francesco aveva affidato al nunzio apostolico in Egitto, mons. Jean-Paul Gobel, una lettera personale per Ahmed al-Tayyeb, grande imam dell’Università islamica Al Azhar, la principale istituzione culturale dell’islam sunnita, che ha sede al Cairo. Il dialogo tra la Santa Sede e Al Azhar era stato interrotto da quest’ultima, che aveva interpretato come indebita interferenza occidentale le dichiarazioni di Benedetto XVI sulla necessità di proteggere i cristiani in Egitto e in Medio Oriente, pronunciate dopo l’attentato alla cattedrale copta di Alessandria del Capodanno 2011.

FCEI e Sant’Egidio – Corridoi umanitari

Il 29 febbraio giungono a Fiumicino le prime 24 famiglie siriane con visto per motivi umanitari attraverso il progetto pilota dei «corridoi umanitari», promosso dalla Federazione delle Chiese evangeliche in Italia (FCEI), dalla Comunità di Sant’Egidio e dalla Tavola valdese, in accordo con i Ministeri degli esteri e dell’interno. Il progetto è sostenuto anche da numerose Chiese protestanti estere e da organismi ecumenici internazionali.

Daniela Sala