Comunione anglicana – Il futuro di Canterbury.

Mentre nella Chiesa d’Inghilterra si mette in moto il processo di selezione del prossimo arcivescovo di Canterbury, nella Comunione anglicana si mette in discussione il primato che tale figura dovrà avere in futuro tra le province anglicane.
Dopo l’annuncio dell’attuale arcivescovo di Canterbury, Rowan Williams, del proprio ritiro a fine 2012 (cf. Regno-att. 8,2012,269), il 27 aprile il primo ministro inglese David Cameron nomina lord Richard Luce presidente della Crown Nominations Commission, che segue l’insediamento dei 13 membri votanti espressione delle varie componenti della Chiesa d’Inghilterra, laici compresi. La commissione individuerà ora una rosa di 10-15 candidati, dai quali a votazione farà emergere due nomi che proporrà al premier. Egli ne sceglierà uno e lo comunicherà alla regina, che lo approverà formalizzando la nomina; si prevede che il processo decisionale si concluderà in autunno. Nel frattempo le dimissioni da presidente della stessa commissione di John Sentamu, l’arcivescovo di York dalle origini ugandesi, risultano una candidatura di fatto alla successione di Williams.
Negli stessi giorni tuttavia, dal 23 al 27 aprile, con una concomitanza che non passa inosservata, si riunisce a Londra la Fellowship of Confessing Anglicans (FCA), l’associazione dei leader della componente più ostile alla corrente liberal della Comunione, che in questi anni hanno a più riprese accusato la leadership Williams di avere mancato il suo compito di garantire la comunione tra le Chiese anglicane, permettendo in alcune province una deriva revisionista su insegnamenti fondamentali come quello sull’omosessualità.
Provenienti principalmente dal Sud del mondo, nel
2008, poco prima della Conferenza di Lambeth, avevano convocato a Gerusalemme una riunione alternativa a quella ufficiale: la Global Anglican Future Conference (GAFCON; cf. Regno-att.  16,2008,523). I 200 membri riaffermano quanto contenuto nella Dichiarazione di Gerusalemme del 2008, cioè la natura spirituale della crisi della Comunione anglicana e la necessità di una profonda riforma degli «strumenti di comunione», e annunciano per l’anno prossimo una seconda edizione della GAFCON. In alcuni degli interventi si delinea l’istanza di superare l’attuale funzione di primus inter pares dell’arcivescovo di Canterbury per arrivare a una presidenza di tipo elettivo nella Comunione, analogamente a quanto avvenuto nel Commonwealth.

Svizzera e Germania – Chiese evangeliche.
 
Con un contratto di partenariato sottoscritto ad Hannover (1-3 aprile) la Federazione delle Chiese evangeliche in Svizzera (FCES) e la Chiesa evangelica di Germania (EKD) stabiliscono i termini di una cooperazione che riguarderà temi teologici ed etici ma anche la vita ecclesiale (ad esempio con la possibilità per i ministri di culto di servire in entrambe le Chiese). Sarà inoltre celebrato congiuntamente il «giubileo della Riforma», nel 2017 (cf. sotto), e sarà commemorato insieme il riformatore di Zurigo Zwingli nel 2019.

Terra santa – Pasqua comune.
 
«La maggior parte delle famiglie cristiane in Terra santa sono interconfessionali», dice il 4 aprile
all’agenzia tedesca KNA il francescano Pierbattista Pizzaballa, responsabile della Custodia di Terra santa. Per questo motivo ipotizzadi celebrare la Pasqua anche secondo il calendario ortodosso a partire dal 2013, anno in cui tra le due date ci saranno cinque settimane di differenza. Saranno escluse la Chiesa del Santo Sepolcro a Gerusalemme e quella della Natività a Betlemme, il cui uso in base allo Status quo del 1942 è parcellizzato tra le varie confessioni.

Assisi – Conferenza ecumenica internazionale.
 
Organizzata dalla Rete internazionale di ricerca per gli studi ecclesiologici (Ecclesiological Investigations International Research Network, www.ei-research.net, fondata nel 2005 per promuovere gli studi e la collaborazione tra tutte le tradizioni cristiane nel campo dell’ecclesiologia), si svolge ad Assisi dal 17 al 20 aprile la Conferenza ecumenica internazionale «Assisi 2012: dove abitiamo insieme. Percorsi per il dialogo nel 21° secolo» (www.assisi2012.com). Lo scopo è quello di trovare, a un livello di base che accompagni i rapporti ufficiali, nuovi modi per promuovere il dialogo, la comprensione e l’armonia tra persone di diverse confessioni e religioni.

Chiesa ortodossa russa – Scandali.
Dopo essere stato, negli ultimi mesi, oggetto di critiche per il deciso appoggio offerto all’establishment politico russo durante le elezioni (cf. Regno-att. 8,2012,269; 2,2012,55), il Patriarcato di Mosca finisce sotto accusa per l’emergere di una serie di scandali di tipo economico, che arrivano a lambire anche la figura del patriarca Cirillo I. Si parla di privilegi, ostentazione di ricchezze personali, abusi di potere. Per reagire a quella che qualifica come la più grande campagna anticlericale dopo la caduta dell’Unione Sovietica, Cirillo convoca «in difesa della fede, dei santuari profanati e della Chiesa» un grande «raduno di preghiera» davanti alla cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca il 22 aprile. Contemporaneamente in tutte le chiese russe fa leggere un comunicato nel quale si denuncia la «ingiusta, immeritata, inattesa e calunniosa» campagna contro l’ortodossia e la Chiesa russa e s’invitano i fedeli a pregare per far rinsavire i «peccatori» e ottenere il loro pentimento. I preti che non appoggiano l’iniziativa sono definiti «traditori con la tonaca».

Italia – Sinodo della Chiesa evangelica luterana.
 
L’annuale Sinodo della Chiesa evangelica luterana in Italia (CELI), che si svolge a Roma dal 25 al 29 aprile, ha come tema centrale quello della migrazione. «La nostra stessa Chiesa – afferma la presidente del Sinodo Christiane Groeben, riconfermata per il prossimo quadriennio - è nata come Chiesa di migranti e ancora oggi ne mantiene diversi tratti. A maggior ragione il nostro impegno non può essere solo teorico ma deve esprimersi in gesti concreti. In questo senso, le nostre comunità saranno sempre più luoghi d’incontro e condivisione».

Giubileo della Riforma – Kässmann ambasciatrice.
Il 27 aprile Margot Kässmann, teologa luterana già vescovo di Hannover e per un breve periodo presidente della Chiesa evangelica in Germania (EKD; cf. Regno-att. 6,2010,156), assume ufficialmente l’incarico di ambasciatrice del Consiglio della EKD per il «giubileo della Riforma », che nel 2017 celebrerà i 500 anni dall’affissione delle tesi di Martin Lutero a Wittenberg. Nel sermone che pronuncia per l’occasione nella Kaiser-Wilhelm-Gedächtniskirche di Berlino commenta il versetto a cui si rifanno tutti i progetti in preparazione al giubileo, «In principio era la Parola» (Gv 1,1-4), e pone come concetto chiave per il 2017: «Credere non come istanza morale, ma come libertà radicale di intervenire nel mondo». Il testo (in tedesco) su www.luther2017.de.